venerdì, Aprile 19, 2024

‘Su Cerenova lo spettro delle privatizzazioni’

Si struttura il Fronte del No all’annuncio (rimasto tale) della nascita del ‘Consorzio Condominio’

Il meetup ‘Amici di Beppe Grillo-CerVeteri’ alza la voce contro le zone grigie della costituzione di un ente privato nella frazione marina oltre Aurelia‘

 

di Alberto Sava

Cerenova non è più terra di conquista per nessuno. Negli anni i residenti della frazione marina hanno sempre espiato la scelta di votare per amministrazioni comunali, che li hanno sistematicamente delusi e spesso traditi. I cittadini di Marina di Cerveteri sono stanchi di politici pasticcioni e di sindaci alla guida di amministrazioni improvvisate, prive di un’idea complessiva di città, di lungo respiro. La cittadinanza è stanca di questo livello di politica locale, al pari dei 14 milioni di italiani che alle elezioni europee, per la seconda volta in un anno, hanno scelto di votare le due forze politiche antisistema, che dal 4 marzo 2018 guidano l’Italia: Lega e Movimento 5 Stelle. Lo stato di abbandono e di degrado in cui da anni versano Cerenova e Campo di Mare è sotto gli occhi di tutti. Da tempo i mezzi di comunicazione locale, carta stampata, quotidiani on line, radio e televisioni locali e regionali, denunciano l’inadeguatezza di un’amministrazione, i cui assessori non hanno mai brillato per lungimiranza politica ed amministrativa. Da qualche settimana a Cerenova tiene banco la polemica nata intorno all’annuncio, rimasto tale, della nascita del consorzio Cerenova Costantica. Nei giorni scorsi vi abbiamo dato conto delle ragioni del Fronte del No dei cittadini iscritti al Comitato di Zona Cerenova Campo di Mare. Oggi, è la politica ad alzare la voce contro il consorzio: di seguito ospitiamo la nota del Movimento 5 Stelle in cui gli attivisti grillini spiegano perché sono contrari al consorzio Cerenova Costantica. Di seguito il comunicato firmato dal meetup ‘Amici di Peppe Grillo-CerVeteri’: “Alcune mattine fa, all’ingresso della scuola materna nella frazione di Cerenova Costantica, alcuni nostri attivisti hanno notato un manifesto, affisso al cancello, che invitava la popolazione a riflettere sull’importanza e vantaggi dell’istituzione di un nuovo ente privato, denominato Consorzio Condominio. Dal documento si legge come la motivazione cardine alla firma per i locali residenti sia l’imminente scadenza della concessione del servizio irriguo per i giardini privati, come già reso noto dal sindaco e dal presidente della Multiservizi Caerite attraverso un incontro aperto ai cittadini svoltosi lo scorso 4 Maggio 2019 presso il centro polivalente di via Luni. Questo incontro si inseriva nel progetto di cambio-gestione del servizio irriguo della frazione, intrapreso a partire dal tavolo tecnico tenuto alla presenza di Multiservizi e del Consorzio di bonifica Tevere Agro Romano; questo tavolo venne tenuto espressamente su iniziativa della nostra Amministrazione Comunale. Dopo alcune trattative, quest’ultima è riuscita a far prorogare di qualche mese la chiusura del servizio irriguo, inizialmente programmata per lo scorso Aprile; ma venne stabilito anche che ciò accadesse a condizione di costituire un consorzio finalizzato alla gestione di tale servizio, da cui è derivata la proposta di conformare un ente privato. Purtroppo, ci sono evidenti ragioni per dubitare della genuinità di questa iniziativa, in linea con quanto saggiamente esternato da molti cittadini durante lo scorso incontro aperto col sindaco. Anzitutto, la comunicazione ai cittadini non è stata fatta nella maniera più tempestiva e trasparente, bensì solo dopo l’avvio delle trattative col consorzio di bonifica; secondo poi, in questo opuscolo vi sono alcune menzioni tendenzialmente in contrasto tra loro, come l’accenno ad un Consorzio Obbligatorio per i nuovi acquirenti, da un lato, e la tranquillizzante leggerezza di un impegno non-vincolante, dall’altro; tutto ciò tradisce la presenza di una comunicazione falsamente rassicurante, con seconde finalità oltre a quelle semplicemente informative. Nel testo si cita anche la potenzialità di migliorare Cerenova con una maggiore qualità dei servizi e della vita, portando a sostegno di ciò una gestione più apolitica e trasparente dei servizi; viene paragonato il futuro del costituendo comprensorio con quello di Marina di San Nicola (la cui genesi e contesto politico sono però ben distinte dalla corrispettive della frazione ceretana), e si completa l’ottimistico quadro con la promessa di un costo complessivo pari a “meno di un caffè al giorno” (quindi circa 300€ annui, che come premessa è già ben deludente). L’unica certezza di quanto viene dichiarato è l’apolicità della conduzione del sistema: questo infatti verrà posto totalmente a carico dei privati, con l’incombente possibilità di dover sostenere di tasca propria ingenti spese qualora sopravvenga un guasto sostanziale all’impianto di diffusione delle acque. Il nostro sospetto è che ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso di privatizzazione pianificata delle risorse pubbliche, come più volte attuato da questa Amministrazione Comunale; ciò è reso ancora più eclatante perché si associa ad una inversione di rotta dopo quella, più positiva, che portò la ridente frazione ad essere finalmente territorio pubblico ad usufrutto dei cittadini. Il sospetto è reso ancor più vivo dalla serie di frammentate comunicazioni che sembra cerchino di arrivare ai residenti senza destare troppa attenzione, esattamente come con l’affissione di questo semplice opuscolo informativo, in cui la presenza in calce di un elaborato logo grafico costituisce un’ulteriore prova della pianificazione in atto. Invitiamo quindi i diretti interessati ad osservare sagge cautele nel sottoscrivere l’accordo di adesione; suggeriamo inoltre di prendere tutte le dovute precauzioni e di valutare bene vantaggi, svantaggi e le giuste ripartizioni di incarichi e responsabilità da ripartire tra privati e Comune, prima di incorrere nell’ennesima stangata a cui noi ceretani, da troppo tempo, siamo ormai abituati”, conclude la nota grillina

Redazione
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