giovedì, Marzo 28, 2024

Rifiuti Roma, Nanni (IIC): “M5S voltagabbana su discarica Rocca Cencia” “I cittadini ricordano perfettamente le scene da rivoluzione sudamericana messe in atto dagli esponenti del movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale del 2016, quando s’intestarono le battaglie dei comitati e dei cittadini che da anni combattevano contro le esalazioni provenienti dal sito di Rocca Cencia e affinché venisse realizzato un grande parco archeologico che comprendesse il sito di Gabii, con l’obiettivo di preservare e valorizzare quella zona dell’agro romano”. Così in una nota Dario Nanni coordinatore di Roma e provincia di Italia in Comune. “Ricordando quanto dichiarato e promesso in quel periodo, le affermazioni di ieri di Vignaroli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite sul ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, sembrano una grossa presa in giro. Nelle sue parole, infatti, si omette di ricordare cosa promisero gli esponenti nazionali e romani del Movimento 5 Stelle ai cittadini romani: aumento esponenziale della raccolta differenziata in tutti i municipi, pulizia settimanale delle strade, chiusura del sito di Rocca Cencia, superamento del sistema basato sui tritovagliatori, chiusura del ciclo dei rifiuti, realizzazione del parco archeologico di Gabii”, attacca Nanni. “Ad oggi quel mondo di “ciaocrem” che i 5 stelle prospettavano si è rilevato un grande bluff: la raccolta differenziata non è aumentata anzi in alcuni municipi sono tornati i vecchi cassonetti, le strade dal centro alla periferia sono delle pattumiere a cielo aperto, i marciapiedi sono spesso impercorribili per la quantità di mondezza presente, il sito di Rocca Cencia sta ancora lì con i suoi tre tritovagliatori che lavorano a pieno regime mentre il parco di Gabii è solo un sogno. Dispiace per la nostra città – conclude Nanni – ma le prospettive future non sono sicuramente positive vista la totale assenza di un progetto risolutivo e di soluzioni concrete e visto che da più di quattro mesi manca anche l’attore principale, ossia l’assessore all’ambiente, che dovrebbe essere il punto di riferimento principale per gestire il ciclo dei rifiuti e la pulizia della città”. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di Italia in Comune.

“I cittadini ricordano perfettamente le scene da rivoluzione sudamericana messe in atto dagli esponenti del movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale del 2016, quando s’intestarono le battaglie dei comitati e dei cittadini che da anni combattevano contro le esalazioni provenienti dal sito di Rocca Cencia e affinché venisse realizzato un grande parco archeologico che comprendesse il sito di Gabii, con l’obiettivo di preservare e valorizzare quella zona dell’agro romano”. Così in una nota Dario Nanni coordinatore di Roma e provincia di Italia in Comune. “Ricordando quanto dichiarato e promesso in quel periodo, le affermazioni di ieri di Vignaroli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite sul ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, sembrano una grossa presa in giro. Nelle sue parole, infatti, si omette di ricordare cosa promisero gli esponenti nazionali e romani del Movimento 5 Stelle ai cittadini romani: aumento esponenziale della raccolta differenziata in tutti i municipi, pulizia settimanale delle strade, chiusura del sito di Rocca Cencia, superamento del sistema basato sui tritovagliatori, chiusura del ciclo dei rifiuti, realizzazione del parco archeologico di Gabii”, attacca Nanni. “Ad oggi quel mondo di “ciaocrem” che i 5 stelle prospettavano si è rilevato un grande bluff: la raccolta differenziata non è aumentata anzi in alcuni municipi sono tornati i vecchi cassonetti, le strade dal centro alla periferia sono delle pattumiere a cielo aperto, i marciapiedi sono spesso impercorribili per la quantità di mondezza presente, il sito di Rocca Cencia sta ancora lì con i suoi tre tritovagliatori che lavorano a pieno regime mentre il parco di Gabii è solo un sogno. Dispiace per la nostra città – conclude Nanni – ma le prospettive future non sono sicuramente positive vista la totale assenza di un progetto risolutivo e di soluzioni concrete e visto che da più di quattro mesi manca anche l’attore principale, ossia l’assessore all’ambiente, che dovrebbe essere il punto di riferimento principale per gestire il ciclo dei rifiuti e la pulizia della città”. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di Italia in Comune.

 

“I cittadini ricordano perfettamente le scene da rivoluzione sudamericana messe in atto dagli esponenti del movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale del 2016, quando s’intestarono le battaglie dei comitati e dei cittadini che da anni combattevano contro le esalazioni provenienti dal sito di Rocca Cencia e affinché venisse realizzato un grande parco archeologico che comprendesse il sito di Gabii, con l’obiettivo di preservare e valorizzare quella zona dell’agro romano”. Così in una nota Dario Nanni coordinatore di Roma e provincia di Italia in Comune. “Ricordando quanto dichiarato e promesso in quel periodo, le affermazioni di ieri di Vignaroli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite sul ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, sembrano una grossa presa in giro. Nelle sue parole, infatti, si omette di ricordare cosa promisero gli esponenti nazionali e romani del Movimento 5 Stelle ai cittadini romani: aumento esponenziale della raccolta differenziata in tutti i municipi, pulizia settimanale delle strade, chiusura del sito di Rocca Cencia, superamento del sistema basato sui tritovagliatori, chiusura del ciclo dei rifiuti, realizzazione del parco archeologico di Gabii”, attacca Nanni. “Ad oggi quel mondo di “ciaocrem” che i 5 stelle prospettavano si è rilevato un grande bluff: la raccolta differenziata non è aumentata anzi in alcuni municipi sono tornati i vecchi cassonetti, le strade dal centro alla periferia sono delle pattumiere a cielo aperto, i marciapiedi sono spesso impercorribili per la quantità di mondezza presente, il sito di Rocca Cencia sta ancora lì con i suoi tre tritovagliatori che lavorano a pieno regime mentre il parco di Gabii è solo un sogno. Dispiace per la nostra città – conclude Nanni – ma le prospettive future non sono sicuramente positive vista la totale assenza di un progetto risolutivo e di soluzioni concrete e visto che da più di quattro mesi manca anche l’attore principale, ossia l’assessore all’ambiente, che dovrebbe essere il punto di riferimento principale per gestire il ciclo dei rifiuti e la pulizia della città”. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di Italia in Comune.

Redazione
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