sabato, Aprile 20, 2024

Scompare l’acqua e triplicano i Consorzi

 

Cerenova – Intervento del vice coordinatore della Lega Salvini Premier Cerveteri

Scompare l’acqua e triplicano i Consorzi

Alessandro Temofonte: “Si struttura e si allarga il Fronte del No alla soluzione proposta dall’Amministrazione Pascucci e dalla Multiservizi”

 

di Alberto Sava

 

Nella nota che segue vi diamo conto dell’impegno sul territorio degli attivisti della Lega di Marina di Marina Cerveteri: “La giornata di sabato scorso è stata caratterizzata dal primo grande caldo stagionale ma, a Cerenova, può essere ricordata anche come la giornata del Consorzio-No, Consorzio-Si per la risoluzione della imminente interruzione del servizio di acqua irrigua per i giardini privati, essendosi difatti tenute due importanti iniziative su questo tema. La prima, svoltasi dalle ore 9,00 alle ore 13,00 davanti il Bar Tirreno, ha visto il Fronte del No al Consorzio Cerenova sostenuto dal coordinamento ufficiale della Lega Salvini Premier Cerveteri, allestire un gazebo informativo con contemporanea distribuzione di volantini riepilogativi delle numerose ragioni del No al Consorzio ma che ha finito poi per svolgere funzioni analoghe a quelle di un infopoint. Nel corso della mattinata abbiamo difatti registrato due dati su tutti: in primis, il grande indignato interesse dei cittadini verso la grave problematica della imminente interruzione del servizio di acqua irrigua per i giardini privati anche in riferimento alla corrispondente volontà del Comune di Cerveteri e della Multiservizi di incentivare la costituzione di un consorzio privato ad hoc che gestisca al posto loro detta fornitura, ma anche e soprattutto, che detta problematica non era conosciuta da circa il 90% delle numerosissime persone intercettate, segno evidente che a detto problema non è stato dato (scientemente?) il giusto e tempestivo risalto forse proprio a causa della prevedibile impopolarità della soluzione Consorzio. Tuttavia, ancora oggi, non appare chiaro il motivo per cui il nostro Sindaco, supportato da parte della sua giunta, continui a voler considerare solo ed esclusivamente la soluzione Consorzio come a voler nascondere il grave vulnus interno dovuto alla dichiarata incapacità economica del Comune stesso nonché della sua municipalizzata a fronteggiare le enormi spese di ristrutturazione di una rete idrica irrigua attualmente definita del tutto fatiscente e colabrodo(si parla di una cifra di 2/4 mln di euro per la sua rimessa in pristino!). Così come, d’altro canto, appaiono allo stato incomprensibili i motivi per cui non si siano neppure minimamente considerate, in luogo di un più che aleatorio consorzio, altre soluzioni possibili come ad esempio l’utilizzo dell’acqua del depuratore, l’installazione di pozzi privati (ricordiamo a noi stessi che a Cerenova l’acqua si trova ad una profondità di solo 4/6 mt. con costi decisamente inferiori e soprattutto da doversi sostenere semmai Una Tantum) o di sistemi di tesaurizzazione dell’acqua piovana, così come usano fare i genitori del Sindaco (sue parole- incontro a Campo di Mare) per irrigare il loro giardino in Cerveteri alta. Questa è per noi la vera ratio della soluzione Consorzio ossia di trasferire i costi di gestione e ristrutturazione di detta rete, che di buona norma spetterebbero a loro, riversandoli nelle tasche dei cittadini attraverso lo strumento del Consorzio con costi attualmente ancora non preventivati e comunque sicuramente assai elevati; a nulla valendo le incerte rassicurazioni circa la approssimativa quantificazione di detti costi (ma questo non è stato detto dal Sindaco) che andrebbero giocoforza a gonfiare le quote consortili pro-capite come i costi di gestione del Consorzio, quelli impliciti derivanti dai costi delle cariche, dal presidente ai consiglieri ai segretari, al tesoriere etc., i costi della burocrazia e soprattutto quelli legali per il recupero dei crediti nei confronti degli eventuali futuri consorziati morosi. I tanti dubbi che aleggiano intorno a questa proposta risolutiva del Consorzio sono vieppiù alimentati anche dalla ambigua corrispondenza intercorsa con il Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano nei mesi scorsi, laddove, alla lettera del consorzio Tevere Agro Romano datata 27 luglio 2018 con la quale si chiede alla Multiservizi di dare riscontro entro 30 giorni in riferimento alla approvazione e sottoscrizione di una convenzione per le utenze speciali, la stessa Multiservizi, dopo aver comunicato al Comune in data 08.01.2019 la disdetta del servizio idrico irriguo, dà riscontro soltanto in data 02.04.2019! In questa missiva si legge testualmente “…per ragioni interne alla Multiservizi Caerite s.p.a., quest’ultima non è più nelle condizioni di gestire il servizio di fornitura di acqua irrigua secondo l’attuale modello…e continua proponendo già essa Multiservizi la realizzazione di un non meglio specificato Centro Residenziale di Cerenova” (!?) e terminando “…pertanto, con l’occasione, si chiede alle SS.VV. di fornire una ipotesi di convenzione ANCHE PER QUESTO FUTURO ORGANISMO IN CUI SARANNO ASSOCIATI TUTTI I RESIDENTI DI CERENOVA che vorranno usufruire di questo servizio”. Orbene, per noi il contenuto di questa tardiva missiva di riscontro a quella del 27.07.2018, è a dir poco inquietante in quanto da essa si evince chiaramente che, quando ancora alcun cittadino fosse a conoscenza del problema in parola, già si dava per scontata la costituzione di un Consorzio Cerenova ad hoc! Tornando agli incontri di sabato scorso, alle 18,00 presso il centro polivalente di Cerenova Via Luni è stata la volta del Sindaco il quale, sempre sullo stesso tema, ha continuato con la sua notoria pervicacia (o testardaggine) a sostenere la bontà di tale risoluzione consortile senza aggiungere nulla di più di quanto già anticipato all’incontro con i cittadini del 4 maggio u.s. anche se va comunque registrata una “novità” ; nel corso del medesimo appuntamento, si sono difatti appalesati quelli che finora erano definibili come un fantomatico “gruppo di genitori” che hanno prospettato una proposta a nostro parere, ancor più scellerata, di un consorzio Cerenova che si occupasse non solo della gestione del servizio irriguo ma anche del verde pubblico e della pulizia delle strade effettuando un improponibile parallelismo con l’esperienza di Marina di S. Nicola! Ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: ma le tasse che paghiamo puntualmente e in misura anche assai salata a cosa servirebbero? Riteniamo dunque di non dover neppure prendere in considerazione questa ulteriore forma consortile protesa solo a gettare fumo negli occhi della gente che, in tal modo, penserebbe ad una sorta di ripristino del vecchio consorzio il cui funzionamento iniziale ha prodotto buonissimi risultati ma che ha cessato di esistere nei primi anni ’90 per i gravi e ormai notori problemi legati ad interessi personali. Alla fine dell’incontro in questione, abbiamo avuto modo di notare il Sindaco allontanarsi, con la stessa auto, insieme con i predetti ulteriori proponenti lasciando così che si insinuassero ulteriori dubbi sulla genuinità stessa del loro intervento. Ciò premesso, ritenuta la oggettiva improponibilità e inopportunità di costituire un Consorzio a Cerenova, il Fronte del No e il coordinamento ufficiale della Lega Salvini di Cerveteri intendono esprimere tutta la propria contrarietà e comprensibile indignazione rispetto a qualsiasi soluzione che preveda un Consorzio Cerenova poiché, alla luce degli spiegati rilievi, finirebbe solo per gravare pesantemente sulle finanze di noi abitanti per l’ottenimento di servizi che, pagando i tributi locali, dovremmo ricevere a prescindere da qualsivoglia Consorzio, senza considerare il rischio concreto che la denegata ipotesi consortile andrebbe al contempo ad arricchire le tasche di pochi e dunque, Consorzio Cerenova, cui prodest?

Redazione
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