giovedì, Aprile 25, 2024

Venerdì 14 e sabato 15 giugno, a Castel di Guido, si è svolto il meeting “Save the future”

“SAVE THE FUTURE”, è il tempo della “svolta verde”, senza appello. E se negli anni ’80 ci si interrogava su come “coniugare le ragioni dell’ambiente con quelle dello sviluppo” (quasi una provocazione, una forma di contropotere) oggi, nell’era dei mutamenti climatici in piena azione, la sostenibilità – con le città in prima linea – non è una teoria delle buone intenzioni, è una necessità, è diventata prioritaria e va applicata a tutto campo. La politica, quella seria e responsabile, è chiamata a fare la sua parte di concerto con tutte le componenti della società civile; società che già si sta attrezzando per fronteggiare un cambiamento planetario epocale. Di tutto ciò si è studiato, si è parlato, ci si è dati un indirizzo alla due giorni di Castel di Guido, un angolo intatto di agro romano. Venerdì 14 e sabato 15 giugno, presso l’azienda agricola biologica di Castel di Guido, si è svolto il meeting “Save the future”, nato in seno al PD della Regione Lazio e aperto alla partecipazione di cittadini ed associazioni. Promotore il consigliere Eugenio Patanè Commissione Ambiente e Agricoltura, con Lorenza Bonaccorsi, Cristiana Avenali e Lia Quartapelle. Il Circolo PD di Ladispoli ha partecipato con una delegazione guidata dal consigliere comunale e Città Metropolitana, Federico Ascani. Venerdì pomeriggio, nel salone dell’antico casale che ha ospitato il meeting, ben sette tavoli di lavoro hanno affrontato queste tematiche: “cambiamenti climatici, conseguenze e adattamento – crisi ambientale, giustizia climatica e migrazioni – ambiente, salute e impatto delle attività economiche – economia circolare – biodiversità, tutela e valorizzazione del territorio – attività e strumenti di sviluppo sostenibile – città sostenibili”. Sabato mattina la “sessione plenaria” con le relazioni e gli interventi di Ermete Realacci ambientalista storico, dell’ex. Ministro all’Ambiente Edo Ronchi, dell’eurodeputato Roberto Gualtieri, per chiudere con il Presidente del Partito Democratico nazionale Paolo Gentiloni, che ha ribadito una linea politica impostata prima di tutto sul lavoro nel tracciato della sostenibilità. Nell’Unione Europea la svolta ambientale, forte del successo dei Verdi alle ultime elezioni, è nell’agenda dei lavori del Parlamento e della Commissione. Un successo grazie anche alla spinta di Greta Thunberg che oltre a risvegliare le coscienze ha portato in piazza milioni di studenti consapevoli, allergici ai cattivi maestri della cultura del menefreghismo, mentre negli USA è la democratica Alexandra Ocasio-Cortez che spinge a manetta sull’acceleratore verde in contrapposizione alle posizioni del Presidente Trump, il quale è pure in caduta libera nei sondaggi. In Italia il triumvirato di Palazzo Chigi, Conte – Di Maio – Salvini sulla questione ambientale fa orecchie da mercante, nella UE conta quanto un liscio a briscola, e l’unico italiano presente ai negoziati sul programma del nuovo Parlamento è il dem Roberto Gualtieri. Le ricadute dei cambiamenti climatici si sono fatte sentire anche nel microcosmo commerciale di Ladispoli, come hanno ben spiegato gli esercenti in una lettera di protesta all’Amministrazione Grando, chiedendo più attenzione ed evidenziando il settore delle vendite legate alle stagioni, in questo caso primavera/estate, che ha subito un crollo: a tutto maggio ha fatto un freddo da caminetto. Il clima è sotto la lente dei mercati, e sulle scrivanie degli istituti finanziari fioccano le relazioni degli esperti, ben documentate per aree geografiche, che individuano tre punti fondamentali, di non ritorno, “che non possono essere ignorati”:il primo è politico, “se si vogliono mitigare gli effetti del cambiamento climatico”; il secondo è sociale “e le conseguenze dell’inattività potrebbero portare enormi danni alle industrie e alla popolazione, potrebbero verificarsi tensioni, potremmo avere addirittura dei rifugiati climatici”, con ondate migratorie simili alla fine dell’ultima Glaciazione; il terzo è una esortazione, con adeguati consigli agli investitori “a proteggere i portafogli dalle ripercussioni negative”.Tempo stimato a disposizione per correre ai ripari, 12 anni..

“Save the future” che chiude con un bilancio di circa 500 presenze, ha salutato i partecipanti dando appuntamento al secondo steep nel mese di ottobre.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli