venerdì, Marzo 29, 2024

Tagli all’assistenza sociale Ladispoli è scesa in piazza

E’ iniziato alle 10 il corteo per le vie di Ladispoli contro i tagli comunicati dall’amministrazione delle ore di assistenza alle famiglie in difficoltà e con persone disabili. Tantissime persone, considerando anche la giornata infrasettimanale, stanno sfilando in corteo lungo le principali vie di Ladispoli, segno che il problema è fortemente sentito dalla popolazione, soprattutto dalle fasce più deboli. La riduzione delle ore di assistenza effettuata dall’amministrazione stravolge per molte famiglie il proprio stile di vita. Alcune persone rischiano anche di perdere il lavoro non avendo più coperta l’assistenza dei propri figli o disabili. Il corteo nel frattempo si dirige scortato dalla Polizia di Stato verso il palazzetto comunale. Presenti al corteo anche i consiglieri comunali del Movimento Ladispoli Città e del M5S. Al corteo anche l’ex sindaco Gino Ciogli. Intorno alle 11.20 rappresentanti delle cooperative e degli assistiti sono entrati in comune invitati dal sindaco per un confronto in aula consiliare.

 

Italia In Comune Ladispoli contro i tagli al sociale

Riceviamo e pubblichiamo – La questione dei tagli drastici ad alcune voci di bilancio nei servizi fondamentali che da sempre garantiscono parità e uguaglianza ai Cittadini non autosufficienti, operati dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Grando, è vera, grave e deplorevole. Italia in Comune Ladispoli, appoggia e sostiene la battaglia che si sta innescando in questi giorni contro tale operato. Anche noi vogliamo abbiamo aderito alla marcia di protesta di ieri mattina per dar forza ad una voce unica e plurale, per contrastare l’idea di chi non tiene conto di quanto sancito nella nostra Costituzione. Certamente è ben chiaro e sotto gli occhi del paese il problema inerente il debito, gli strumenti anomali che il sistema finanziario applica con tutte le ripercussioni si riflettono su enti locali –  come nel Comune di Ladispoli – ma è altrettanto vero, però, che se un Sindaco ed una Assessora ai servizi sociali, avessero davvero la voglia, invertendo la rotta, di porre al centro del proprio operato i “diritti di uguaglianza”  avrebbero dovuto e dovrebbero agire in estrema urgenza, considerando quali voci di bilancio hanno priorità rispetto ad altre. Su altro fronte, ci sembra davvero “inconsistente” l’agire in aula dei Consiglieri di opposizione, nonostante gli strumenti a disposizione, fanno grandi proclami all’esterno ma poi, su questo, come su altre questioni, al momento di agire, rimangono inerti. Il problema esiste, è annoso ed ha trovato terreno fertile in tutta quella gestione della cosa pubblica, e all’interno di scelte politiche debosciate che non escludono quasi nessuno nell’attuale panorama della classe dirigente Italiana. Ci troviamo di fronte alla necessità di ripensare drasticamente una idea di comunità, di Città, di paese, di rimettere al centro della Politica un idea di Stato, quindi di enti locali, che tornino a svolgere la funzione che a lungo hanno garantito ai Cittadini – sopra a tutto gli strumenti utili a superare le difficoltà sociali ed economiche che, brutalmente crescono incontrastate, o addirittura alimentate Istituzionalmente – Questo è al centro della nostra agenda Politica, ed è ciò che perseguiremo di qui in avanti, sperando di non restare isolati nella nostra Cittadina.

 

Grando: “Dietro la manifestazione

lo zampino della politica locale”

“Come da pronostico, dietro la manifestazione di domani contro i tagli sul sociale c’è lo zampino della politica. E si tratta esattamente della stessa politica che per anni del sociale se n’è altamente infischiata, della stessa politica che approvava l’ultimo bilancio di sua competenza tagliando con la mannaia tutti i capitoli dell’assistenza a disabili ed anziani. Capitoli che noi abbiamo provveduto ad integrare con tutti i fondi che avevamo a disposizione. Dove erano i cortei di protesta nel 2017 quando la sinistra tagliava con l’accetta i fondi su tutti i capitoli dei servizi sociali? Dove erano i cortei di protesta quando la Regione Lazio guidata dalla sinistra tagliava la sua quota di compartecipazione per le residenze sanitarie assistite? Dove erano i cortei di protesta quando a Ladispoli c’era una lista d’attesa per accedere all’assistenza domiciliare ferma dal 2014? Da quando ci siamo insediati come nuova amministrazione abbiamo messo al centro del nostro operato le politiche sociali. Sul nostro programma c’è scritto che avremmo dato la priorità a questo settore nell’assegnazione delle risorse, e così è stato. Tutti i fondi che avevamo a disposizione sono stati messi lì. Lo abbiamo fatto nel 2017, aggiungendo centinaia di migliaia di euro sul bilancio approvato da chi ci aveva preceduti. Lo abbiamo fatto nel 2018, aggiungendo nel corso dell’anno tutte le risorse che siamo riusciti a reperire. Lo abbiamo fatto nel 2019, anno in cui, a causa di determinati meccanismi di bilancio, abbiamo una minore disponibilità di risorse di circa 700.000 euro rispetto al 2018. Durante la seduta di consiglio comunale in cui abbiamo approvato il bilancio di previsione ho affermato che nel corso dell’anno avremmo aumentato i fondi sui capitoli inizialmente penalizzati, e una prima variazione da 140.000 euro è già stata effettuata. Altre risorse arriveranno nel corso dell’anno, non appena saranno disponibili. A Ladispoli c’è un’amministrazione che ha a cuore la questione “sociale”, e lo ha dimostrato con azioni concrete. Abbiamo messo a disposizione delle associazioni di genitori di ragazzi disabili immobili e terreni comunali per organizzare attività, laboratori ed avere un punto di ritrovo. Abbiamo concesso stabilmente il centro di aggregazione giovanile alle associazioni che prestano assistenza alle famiglie in difficoltà economica. Abbiamo azzerato quella lista d’attesa ferma dal 2014. Siamo sempre stati presenti e disponibili per risolvere ogni problema e ci abbiamo sempre messo la faccia. Nonostante le ristrettezze economiche siamo riusciti a mantenere inalterato il servizio di assistenza educativa scolastica, anche per il 2019.

Ma di questo non parla nessuno. Alla luce di tutto il lavoro svolto in questo periodo possiamo camminare a testa alta, con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per tutelare le fasce sociali più deboli. Altri non possono dire altrettanto, eppure domani saranno in strada a protestare”. Lo scrive il primo cittadino sul proprio profilo facebook.

Redazione
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