giovedì, Aprile 25, 2024

Migranti, ecco cosa rischia Carola Rackete: sino a dieci anni di carcere (violazione del codice penale della navigazione, resistenza contro nave da guerra) e sino a 50mila euro di multa

Alla fine ha forzato il blocco ed è entrata nel porto di Lampedusa Carola Rackete. Dopo aver trascorso 3 giorni ferma al largo dell’isola, la capitana invocando lo stato di necessità per i 40 migranti a bordo ha attraccato. Arrestata in flagranza di reato per violazione dell’Articolo 1100 del Codice della Navigazione, resistenza o violenza contro nave da guerra, che prevede una pena dai tre a 10 anni di reclusione, è accusata anche di tentato naufragio della motovedetta della Guardia di Finanza, speronata durante la manovra di attracco. Rackete non andrà in carcere, almeno per il momento. Ora è agli arresti domiciliari come deciso dalla Procura di Agrigento che coordina l’indagine. Per la Sea Watch, grazie al dl Sicurezza bis, scatteranno il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria da 20mila euro che, in caso non venisse pagata nei termini, potrà arrivare fino a 50mila euro. La 31enne tedesca è tra l’altro indagata da ieri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave militare. In un video pubblicato sui social Carola Rackete aveva detto: “Ho deciso di entrare da sola nel porto che di notte è libero”.
Redazione
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