mercoledì, Aprile 24, 2024

Rimossa la barca affondata sabato nel tardo pomeriggio

Il natante aveva imbarcato acqua. A bordo due persone per fortuna rimaste illese grazie al tempestivo intervento degli uomini della Capitaneria di Porto

Rimossa la barca affondata sabato nel tardo pomeriggio

 

E’ stata rimossa alle prime luci dell’alba la barca che sabato a causa di una falla, stava affondando davanti alla costa ladispolana. Il proprietario ha provveduto, grazie all’ausilio degli uomini della Capitaneria di Porto, alla rimozione dell’imbarcazione dall’arenile e al trasporto in un rimessaggio. L’imbarcazione di circa 6 metri ha cominciato ad imbarcare acqua, a causa di un falla, mentre era a circa 400 mt dalla riva, a Ladispoli, pressapoco all’altezza degli stabilimenti Columbia e Bagni 33. I due occupanti, dopo aver chiesto aiuto si sono gettati. Tempestivo l’intervento della Guardia Costiera di Ladispoli e della Polizia Locale e Protezione Civile, che hanno prima messo in salvo i due occupanti. Poi dopo una lungo lavoro hanno riportato a riva e messo in sicurezza l’imbarcazione piena di acqua, che oggi è stata rimossa in sicurezza.

La nota stampa della Capitaneria di Porto – Sono ultimate questa mattina, alle ore 07.00 circa, le operazioni di rimozione del natante che sabato pomeriggio si è arenato lungo il litorale di Ladispoli a seguito di una falla. Alle ore 15.30 circa, il G.C. 341 dell’Ufficio Locale Marittimo di Ladispoli, interveniva infatti a seguito di una richiesta di soccorso pervenuta dal cellulare del conduttore, il quale chiedeva immediata assistenza. La sua unità a motore, di circa 7 metri, stava affondando a circa 300 metri dal lungomare di Ladispoli. Gli uomini della Guardia Costiera, immediatamente intervenuti via mare, traevano in salvo l’uomo a bordo, e per evitare rischi ambientali e per la sicurezza della navigazione causati dall’affondamento del natante, procedevano, con l’aiuto di alcuni bagnanti, a trainare a riva l’unità facendola arenare sulla battigia. Il conduttore, in buono stato di salute, si adoperava su indicazione della Guardia Costiera di Ladispoli, a porre in essere tutte le operazioni necessari alla rimozione dell’unità, tra le quali lo svuotamento del serbatoio del motore e la messa in sicurezza in attesa dell’alaggio per il successivo trasporto. Le manovre di recupero sono state infine eseguite mediante un cavo da traino, grazie all’ausilio di un carro attrezzi, rulli gonfiabili e l’impiego di una gru per il sollevamento dell’unità ed il successivo trasporto verso il rimessaggio. Le operazioni, condotte con la massima e consentita celerità, hanno permesso non solo di trarre in salvo il conduttore e scongiurare eventuali pericoli per l’ambiente marino e costiero, ma di liberare il tratto di arenile permettendone la libera fruizione senza ulteriori impedimenti

Redazione
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