venerdì, Aprile 19, 2024

Morte del vicebrigadiere Cerciello Rega, si attendono chiarimenti sulla tragedia che ha sconvolto l’Italia

Maggiori dettagli in merito alle indagini sull’omicidio a Roma del carabiniere Cerciello Rega verranno resi noti oggi in una conferenza stampa in programma al Comando provinciale dell’Arma. Intanto rimangono diversi interrogativi sulla dinamica della morte del vice brigadiere. I carabinieri Mario Rega Cerciello e Andrea Varriale furono chiamati a intervenire per “il cavallo di ritorno” (quando il ladro ti ruba un oggetto e vuole un riscatto per riconsegnartelo) proprio perché erano di pattuglia in abiti civili, dunque non con i colori di istituto: una macchina senza insegne e senza sirena, niente divise e armi in vista, tutto per non dare nell’occhio. Leggendo gli atti dei carabinieri e confrontandoli con le dichiarazioni dei due ragazzi americani, vi è la certezza che l’aggressione è stata immediata, nel momento in cui i due militari si sono qualificati. Il vicebrigadiere è stato colpito ripetutamente all’addome ancora prima che potesse azzardare un disperato tentativo di difendersi. Ma come nasce questa storia dei maghrebini che ha fatto litigare la politica e dividere l’Italia? Era una fake news? Macché. E’ Sergio Brugiatelli, vittima del furto e della tentata estorsione da parte dei ragazzi americani, a indicare i due in fuga dopo l’omicidio come cittadini nordafricani. “Giusti i dibattiti ma oggi teniamoli fuori”, “evitiamo la dodicesima coltellata”, ha detto il comandante dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri. Mario, ha detto, è stato un carabiniere “morto per tutelare i diritti di tutti, anche di una persona arrestata: insieme con lui chiediamo rispetto per tutti gli altri carabinieri che fanno il suo stesso lavoro”.
Redazione
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