giovedì, Aprile 25, 2024

Sequestro di persona ed estorsione: 4 arresti a Cerveteri

Due fratelli e due persone accusate di sodalizio criminale ai danni di un imprenditore romano

Sequestro di persona ed estorsione: 4 arresti a Cerveteri

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e originate dalla denuncia della vittima, hanno permesso di ricostruire il fatto di violenza.

 

Cerveteri in pochi giorni torna ad occupare le pagine di cronaca sulla carta stampata e dei quotidiani on line per gravi fatti di nera. Dopo il caso della parrucchiera, la quale carpiva la fiducia delle clienti e andava poi a derubarle a casa, arriva un’altra notizia ancor più grave della precedente. Di seguito vi diamo conto di una brillante azione investigativa degli uomini delle Fiamme Gialle del territorio e della Capitale. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino nei confronti dei fratelli N. e D. C., di D.P. e di R.L – tutti di Cerveteri – coinvolti nel sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dall’utilizzo del cosìddetto “metodo mafioso”, in danno di un imprenditore romano. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e originate dalla denuncia della vittima, hanno permesso di ricostruire il grave episodio di violenza subito dall’uomo, che aveva preso in gestione, da uno degli arrestati, un bar sito nel rione “borgo” della Capitale.

La dinamica estorsiva                                                                                          ai danni dell’imprenditore

Invitato presso l’esercizio commerciale dopo che era stato estromesso dall’attività, l’imprenditore è stato portato nei locali adibiti a magazzino, privato del telefono e minacciato affinché firmasse documenti per il riconoscimento di un debito non dovuto, nonché un contratto preliminare di vendita relativo a una tabaccheria, ubicata nella stessa zona, amministrata insieme ai propri familiari. Nel corso delle investigazioni è stato poi documentato un ulteriore episodio estorsivo per ottenere la firma di alcune cambiali relative al pagamento di un fornitore del bar, avvenuto in un locale pubblico e interrotto dall’intervento di altre persone presenti. In entrambi gli episodi, per intimidire la vittima, gli indagati hanno evidenziato la propria “esperienza” nell’esecuzione di azioni violente, anche mediante l’uso di armi nella loro disponibilità, nonché contatti con figure di spicco della criminalità romana. L’operazione odierna testimonia l’impegno costante dalla Guardia di Finanza per reprimere le condotte che turbano l’andamento dell’economia legale e tutelare, nel contempo, la correttezza del mercato e gli operatori onesti.

Redazione
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