sabato, Aprile 20, 2024

Sardegna, da oggi operativi i guardiani contro i ladri della sabbia

Da oggi nelle spiagge del Sinis di Cabras sono operativi i “Guardiani della sabbia”. Il loro compito sarà quello di vigilare, informare e segnalare eventuali furti di sabbia, il mancato rispetto del divieto di fumo e l’abbandono dei rifiuti in spiaggia, ma non solo. Ai “Guardiani della sabbia” è affidato anche il compito di recuperare i granelli di quarzo dalle passerelle in uscita dalle spiagge e ripulire e controllare i posacenere, posti nelle stesse passerelle, nelle aree destinate ai fumatori. “Molti utenti delle spiagge hanno segnalato come non sempre sia facile effettuare la chiamata per segnalare i furti di sabbia o la presenza di fumatori sotto l’ombrellone”, ha spiegato il sindaco di Cabras, Andrea Abis, annunciando l’attivazione di questo nuovo servizio, “cosi’ come non sempre è facile per chi interviene individuare la posizione di chi effettua una segnalazione dalle spiagge”. “Per queste ragione”, ha aggiunto Abis, “riteniamo che un gruppo di persone che operi direttamente sull’arenile possa essere piu’ efficace”. “I bagnanti”, ha concluso il sindaco di Cabras, “possono rivolgersi anche a queste persone, che indosseranno una maglietta che li renderà riconoscibili”. “Guardiani della sabbia”, in servizio su incarico del Direttore della Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, Massimo Marras, potenziano l’operato dei barracelli e del corpo di polizia locale di Cabras. Nei giorni scorsi 200 chili della preziosa sabbia di quarzo, rubati nelle ultime settimane da diversi turisti, sono stati sequestrati all’aeroporto di Elmas dagli addetti ai controlli di sicurezza, che gestiscono anche la pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata”. Proprio la pubblicazione della notizia nel profilo del social, con la richiesta del numero chiuso nella spiaggia di Is Arutas, aveva alimentato qualche polemica. Anche il sindaco di Cabras Andrea Abis si era detto contrario alla proposta, sostenendo che la chiusura della spiaggia a un numero ristretto di bagnanti avrebbe significato una sorta di militarizzazione del litorale.
Redazione
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