sabato, Aprile 20, 2024

Mov. Ladispoli Città denuncia la svendita da parte del Comune di un terreno in centro

 

Riceviamo e pubblichiamo  – Eccoci pronti a parlarvi di una nuova “Grando” operazione. Con Determina Dirigenziale nr. 1327 del 08.08.2019 (si, proprio nel bel mezzo delle vacanze estive, a cavallo di Ferragosto) è stato pubblicato l’avviso d’asta per vendere un terreno di proprietà pubblica al Centro della città (vicino alla Posta e al Comune). La durata dell’avviso è stata di soli 25 giorni, in agosto, quando con tutta probabilità la maggioranza dalle persone (comprese quelle potenzialmente interessate) era in vacanza. A questo punto, qualche domanda al Sindaco Grando dobbiamo farla.Ladispoli è una città dove l’edilizia, in controtendenza con i comuni circostanti, è viva. I prezzi di vendita dei terreni sono molto alti (al centro città si viaggia tra i 250 €/mc e i 300 €/mc edificabile); ma il Comune, nel vendere un terreno del centro, con destinazione residenziale, ha scelto di mettere come base d’asta un valore di circa 166 €/mc, (quasi la metà del valore medio di mercato), “opportunamente” stimato dall’Advisor ASP Finance che continua ad essere sempre presente nelle varie operazioni immobiliari comunali, nonostante le opinioni assunte a riguardo dal Sindaco (basta rileggere il programma elettorale della sua coalizione).L’Amministrazione Grando avrà forse pensato che durante la gara i costruttori si sarebbero “fatti la guerra” a suon di offerte per potersi accaparrare 10.819 mc edificabili, con destinazione sia residenziale che commerciale, per giunta accanto alla posta principale e davanti a uno degli ingressi più importanti di Ladispoli. E forse per evitare “risse da solleone” ha scelto di pubblicare il bando in pieno agosto, senza dire una parola, niente.Un terreno così importante, messo all’asta ad un valore davvero basso e in un silenzio così assordante che neanche la particella di sodio di una famosa acqua minerale se ne è resa conto. Eppure l’amministrazione Grando sembra essere piuttosto brava e avvezza all’uso dei social. Escono comunicati stampa per pubblicizzare qualunque attività, comprese quelle ordinarie, a cui viene dato tanto risalto da farle sembrare atti straordinari. Ma sulla vendita di un terreno la cui rendita sarebbe preziosissima per le casse in affanno dell’Ente, non si dice praticamente nulla. Perché?Magari una qualche forma di pubblicità avrebbe fatto si che qualcuno degli interessati si accorgesse della vendita. Forse promulgare il bando a settembre o allungarne i tempi di pubblicazione avrebbe aiutato a non ritrovarsi con un solo partecipante, come invece è avvenuto. Avete idea di quanto il Comune – e, dunque l’intera città – avrebbe potuto guadagnare con offerte a rialzo su 10.819 mc?Chissà chi sarà il solo fortunato imprenditore ad aver partecipato a quest’asta di ferragosto? Lo sapremo a breve. Infatti, con eccezionale velocità, è già stata nominata la commissione che dovrà valutare l’unica proposta arrivata che, da informazioni in nostro possesso, si è addirittura già riunita per accelerare i tempi, con una precisione che neanche più gli orologi svizzeri hanno.Quel che ci chiediamo è: come è possibile che quando è la cittadinanza che può guadagnare qualcosa si finisce sempre col favorire il privato? E gli assessori che lavorano con i propri capitoli di spesa praticamente azzerati, non hanno niente da dire? Non ne sapevano nulla? Quante cose si sarebbero potute fare per i cittadini di Ladispoli vendendo il terreno al prezzo giusto, dopo una vera asta partecipata?

 

Redazione
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