giovedì, Marzo 28, 2024

Galleria Borghese, giornata di studi su Raffaello

Il 2020 sarà l’anno dedicato alla ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Raffaello, e la Galleria Borghese aprirà domani le celebrazioni per il cinquecentenario, che vedranno il Museo coinvolto per l’intero anno, con una giornata di studi sul grande Maestro.

Come si legge in un comunicato diffuso dallo stesso museo, sarà questa infatti l’occasione per presentare al pubblico un ambizioso programma di ricerca sulla grande tavola della Deposizione, una delle più importanti opere dell’artista e un caposaldo della collezione del cardinale Scipione Borghese. A tal fine si vuole, attraverso le più avanzate metodologie sviluppatesi negli ultimi anni nell’ambito della diagnostica non invasiva, indagare meglio gli aspetti collegati alla tecnica di esecuzione e allo stato di conservazione del celebre dipinto e delle altre opere del pittore presenti nella collezione Borghese, la Dama con liocorno e il Ritratto d’uomo.

La tavola della Deposizione fu commissionata a Raffaello da Atalanta Baglioni in ricordo del figlio Grifonetto, ucciso nel 1500 nel corso di una sanguinosa vendetta di famiglia, venne terminata nel 1507. L’opera era destinata all’altare della cappella nella chiesa di S. Francesco al Prato a Perugia, dove vi rimase per 101 anni, fino a quando il cardinale Scipione Borghese decise in modo irrevocabile di venirne in possesso e, con la complicità dei frati, l’opera fu staccata e trafugata nottetempo. Successivamente, il pontefice Paolo V con un Breve pontificio dispose l’appartenenza dell’opera al cardinal nepote Scipione e al patrimonio privato dei Borghese.

La campagna di indagini si basa sull’utilizzo dei più avanzati strumenti di indagine diagnostica, lo Scanning Macro-XRF e la Riflettografia scanner IR iperspettrale, rese possibili grazie al generoso contributo di Bank of America. Tali indagini hanno una doppia finalità: acquisire, attraverso l’uso di tecnologie innovative, mai sperimentate sulla tavola borghesiana, nuove conoscenze sulla tecnica esecutiva dell’artista e, al contempo, approfondire le vicende storiche e conservative del dipinto. In seguito agli esiti prodotti, sarà possibile operare la revisione estetica della superficie pittorica e la revisione conservativa del supporto, in particolar modo la funzionalizzazione dei sistemi di protezione a tergo e di quelli di sostegno e aggancio del dipinto alla sua cornice. È inoltre prevista una pubblicazione di carattere tecnico scientifico che documenterà l’ampio programma di indagini e i suoi risultati.

Applicare le indagini descritte alla Deposizione e agli altri dipinti di Raffaello della Galleria Borghese costituisce una opportunità straordinaria, le cui risultanze si preannunciano di enorme interesse per la comunità scientifica e saranno l’occasione per una riflessione aggiornata e approfondita sulla tecnica esecutiva dell’artista e le sue conseguenze. Dell’intero progetto, i cui risultati confluiranno in un volume dedicato, sarà data ampia illustrazione ai visitatori della Galleria nell’arco dell’intero 2020, attraverso specifiche iniziative. Parteciperanno alle discussioni della giornata, tra gli altri, Luigi Ficacci, direttore dell’I.S.C.R.; Tom Henry, Professor of History of Art, University of Kent; Jill Dunkerton, Paintings Conservator, National Gallery di Londra; Stefania Pasti, storica dell’arte; Patrizia Cavazzini, storica dell’arte; Claudio Seccaroni dell’ENEA, Marcello Picollo dell’IFAC-CNR di Firenze; Michele Gironda di XGLab; i restauratori Roberto Saccuman e Carla Bertorello di CBC.

Redazione
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