venerdì, Aprile 26, 2024

Val d’Aosta: il ghiacciaio del Monte Bianco sarà monitorato 24 ore su 24

“Non c’è alcun ghiaccio che può cadere su Courmayeur, non sta cadendo il Monte Bianco, non c’è alcun pericolo per la popolazione siamo di fronte a un fenomeno glaciologico definito”. Lo ha ribadito oggi il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, incontrando nella sala del municipio gli abitanti e gli esercenti della Val Ferret dopo l’allarme per la caduta del ghiacciaio Planpincieux. “Purtroppo – ha ammesso il primo cittadino – al momento non c’è un arco temporale predefinito, cioè non c’è la possibilità di definire quando finirà l’allerta”. E’ prevista in serata l’arrivo di una perturbazione che porterà una diminuzione delle temperature ed una leggera nevicata sul massiccio del Monte Bianco, anche sul ghiacciaio di Planpincieux, che minaccia di crollare. Condizioni che potrebbero favorire il rallentamento della massa instabile. In base alle previsioni dell’ufficio meteo della Valle d’Aosta, nella zona cadrà qualche centimetro di neve fino a quota 2.200-2.300 metri. E’ allarme dunque per il ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco.  A dare l’allarme sono state le strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura, registrando un’accelerazione del movimento che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. Il comune di Courmayeur ha disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret. “La notizia che un ghiacciaio sul versante del Monte Bianco rischia di collassare è un allarme che non può lasciarci indifferenti. Deve scuoterci tutti e mobilitarci”, ha detto il premier Giuseppe Conte, nel suo intervento davanti all’assemblea generale delle Nazioni Unite. A partire da oggi sarà allestito un radar che sorveglierà in tempo reale, 24 ore su 24, il ghiacciaio di Planpincieux, sul massiccio del Monte Bianco, che rischia di crollare sulla Val Ferret, sopra Courmayeur. Questa tecnologia – fornita dal Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio della Regione Valle d’Aosta, che opera in collaborazione con la Fondazione Montagna sicura – potrà funzionare anche in condizioni di scarsa visibilità e integrerà l’attuale monitoraggio fotografico, che non è stato progettato per essere un sistema di allerta. Al momento viene infatti scattata una fotografia al giorno che consente, attraverso il raffronto con le immagini precedenti, di stimare il movimento giornaliero della massa, la cui velocità è aumentata negli ultimi giorni superando il mezzo metro.
Redazione
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