venerdì, Aprile 19, 2024

“Non serve il consorzio per l’irrigazione a Cerenova”

Dopo un acesso agli atti e un lungo incontro con il Consorzio di Bonifica

“Non serve il consorzio per l’irrigazione a Cerenova”

I consiglieri di minoranza Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis svelano i risultati di un lungo lavoro di ricostruzione dei retroscena

 

Nella nota che segue Orsomando e De Angelis scrivono: “E’ la Multiservizi che sta creando il problema della gestione del sistema d’irrigazione a Cerenova visto che, a quanto sembra, non vuole più occuparsi della rete di irrigazione interna perché fatiscente oltre ad avere una serie di difficoltà come il conteggio dell’acqua, l’andare dietro le cartelle e i vari morosi”. In tempi non sospetti, l’avevamo anticipato e, oggi, lo ribadiamo visto che lo stesso Consorzio di Bonifica, tramite il settore legale e il settore irrigazione, hanno evidenziato tutta una serie di situazioni, discorsi e lettere dove sembra emergere che la responsabilità di tutta questa storia sia soltanto dovuta da esigenze oggettive e soggettive della Multiservizi Caerite”. “Le risposte ai nostri dubbi – continua De Angelis- le abbiamo avute lo scorso 24 settembre quando dopo un accesso agli atti del 8 giugno scorso, ho  incontrato per oltre un’ora presso il Consorzio di Bonifica, il Dr. M.Tolli (settore irrigazione) e l’ Avv. Scarantino (settore affari legali), per cercare di fare luce sulle problematiche dell’irriguo a Cerenova che, a loro dire, sta creando la Multiservizi”. Abbiamo chiesto informazioni sulla ‘vulgata’ che sarebbe servito costituire ‘obbligatoriamente’ un Consorzio ex novo quale ‘utenza speciale’ per la gestione dell’irriguo a Cerenova informando che tale esigenza sia recentemente pervenuta dallo stesso Consorzio di Bonifica giustificando, in questo modo, l’eventuale disdetta dell’utenza da parte di Multiservizi e qui c’è stato il primo colpo di scena difatti, per dovere di verità, ci è stato evidenziato che è proprio l’esatto contrario”.

 

Il Consorzio di Bonifica

incontra la Multiservizi

“Nello specifico – proseguono i due consiglieri – il giorno 28 gennaio 2019 scorso, il Consorzio di Bonifica fu convocato dalla Multiservizi per una riunione, alla quale erano presenti per rappresentanza il dottor. Manelli (Multiservizi), l’ass. Gubetti (Comune di Cerveteri) e il Dr. Marco Tolli (Consorzio di Bonifica) e, durante tale incontro, venne espressamente richiesto dalla stessa Multiservizi, se il Consorzio di Bonifica fosse interessato a gestire la rete dell’irriguo a Cerenova ottenendo come risposta un secco No dal sig. Tolli con la motivazione che trattasi di una rete “ammalorata” (in cattive condizioni) non rientrante nella loro mission”. Sempre durante l’incontro del 28 gennaio 2019 (8 mesi orsono), sia la Multiservizi che il Comune di Cerveteri, a quanto risulta, raccontarono di avere una serie di difficoltà come il conteggio dell’acqua, l’andare dietro le cartelle e i vari morosi oltre che la gestione della rete di irrigazione in cattivo stato.  I referenti del Consorzio di Bonifica hanno poi prodotto una serie di documenti tra cui: una lettera del 02/04/2019 con la quale la Multiservizi, di sua iniziativa e volontà, richiede informazioni e anticipa l’intenzione di costituire un consorzio “utenze speciali” proponendo una possibile nuova convenzione. Una lettera di risposta del  23 maggio del Consorzio all’esplicita richiesta della Multiservizi con la quale si invia una generica informativa del tipo di convenzione con “utenze speciali” allegando la delibera di riferimento e un importante lettera del 07 agosto con la quale, la Multiservizi Caerite, di sua iniziativa e senza essere obbligata da alcun atto da parte del Consorzio di Bonifica se non una “lettera suggerimento” del 2008, richiede ufficiale “disdetta contrattuale” della fornitura dell’irriguo a Cerenova a decorrere dal 30/09/2019 . Alla luce di quanto sentito e dei documenti prodotti appare chiaro che l’interesse della Multiservizi nasce da una specifica esigenza tesa, probabilmente, ad eliminare tutti quei costi passivi derivanti dalla gestione del sistema irriguo oltre ad evitare di affrontare una eventuale “Spada di Damocle” come quella di rilevanti investimenti per il riammodernamento della rete oramai colabrodo e in cattivo stato come, è altresì chiaro, che passare una presumibile quanto costosa “patata bollente” ad un neo Consorzio di cittadini invocando il concetto di “utenza speciale” significherebbe caricare gli stessi di importanti spese e oneri”. Dall’incontro sono emerse ulteriori e interessanti informazioni ad esempio la Multiservizi, a seguito della lettera inviata a tutti i cittadini dove presumibilmente si faceva riferimento alla lettera del 2008 addossando le responsabilità al Consorzio di Bonifica, ha forse omesso di dire che ha ricevuto dallo stesso Consorzio una diffida/contestazione a fronte della quale è stato poi modificato il testo della missiva online. Sempre la Multiservizi omette di dire che, a fronte dell’attuale contributo di irrigazione pari a 38 euro/ettaro (composto da parte fissa e parte variabile), pur disdettando l’utenza, sarebbe ugualmente obbligata al pagamento della quota fissa rimanendo la stessa società partecipata iscritta al ruolo del Consorzio di Bonifica per 101 ettari a lei imputabili per una somma pari a circa 3.838,00 euro”.  E’ altresì verificabile che la Multiservizi ha evitato ed evita di dire che la Convenzione in essere e/o da sottoscrivere ex novo con il Consorzio di Bonifica è un atto che va stipulato bilateralmente pertanto, a detta di Tolli, non è obbligatorio o blocca l’erogazione di acqua per il sistema irriguo. Ed ancora. Si è anche omesso di dire ai cittadini che di fatto, una rete per l’irriguo oramai “ammalorata” come quella di Cerenova, può essere messa a posto soltanto con investimenti pubblici quindi direttamente dal Comune (anche tramite Multiservizi) e che detto “riammodernamento” non è mai stato ipotizzato o pianificato malgrado il pessimo stato degli impianti ma, invece, si intende trasferirlo tal quale ad un nuovo “soggetto consortile” (quello che i cittadini dovrebbero creare) con tanto di rilevanti investimenti da fare e con conseguente “balzello” economico da pagare a carico dei cittadini”.  E’ stato rassicurante e propositivo l’atteggiamento dei rappresentati del Consorzio quando, ad alcune osservazioni del consigliere Aldo De Angelis, è stato risposto che la Multiservizi Caerite può tranquillamente identificarsi anche come “utenza speciale” e stipulare un “nuovo” contratto di fornitura acqua irrigua con il Consorzio di Bonifica proseguendo nella gestione del sistema (come è allo stato attuale) e che, comunque, tutto potrebbe rimanere così come è ora visto che parliamo di utenze miste e non tutte residenziali. E allora perché far preoccupare i cittadini che già pagano fior di tasse cercando di obbligarli o “indirizzarli” a costituirsi in un Consorzio che dovrebbe prendere in carico una rete irrigua in cattivo stato con ulteriori spese da affrontare? Perché i cittadini dovrebbero “accollarsi” importanti costi e investimenti dopo che il Comune e la sua partecipata non hanno neppure provveduto ad una pianificazione per la sostituzione delle tubature ammalorate? Scusate ma se la Multiservizi non è stata ne obbligata e ne ha subito intimazioni (esiste solo una lettera di suggerimenti del 2008), finalizzate a giustificare la disdetta contrattuale dell’utenza dell’irriguo a Cerenova, perché la stessa Multiservizi ha ugualmente inviato il 07/08/2019 al Consorzio di Bonifica lettera di disdetta con decorrenza 30 settembre 2019? Ci è stato confermato che l’unica comunicazione, con la quale fu “suggerito” alla Multiservizi la conversione dell’utenza per l’irriguo a Cerenova in “utenza speciale” con tariffa differente (con abbattimento della quota fissa e sostanziale aumento della quota a consumo) è, come anticipato, una lettera del 2008 (ben 11 anni orsono) dopo la quale, sia la Multiservizi che il Comune di Cerveteri, non sono mai stati “obbligati” a tale trasformazione come, a quanto sembra, non è mai stata chiusa, unilateralmente, l’utenza da parte del Consorzio di Bonifica. Come mai, malgrado ciò, si è preso “spunto”, da una lettera comunicazione di 11anni fa cercando di creare un alibi perché siamo oramai giunti ad una situazione non più economicamente gestibile? Perché la Multiservizi visti i consumi delle utenze, ci duole farlo notare, ha distrattamente evitato di dire che un eventuale nuovo Consorzio, andando a stipulare una Convezione come “utenza speciale”,  avrebbe l’abbattimento della tariffa fissa ma un sicuro aumento della tariffa a consumo a scapito delle tasche dei cittadini? Secondo i sottoscritti , sarebbe deleterio e assai oneroso per i cittadini di Cerenova costituire, come rappresentato e richiesto dalla stessa Multiservizi, un “Consorzio” proprio perché quest’ultimo dovrebbe prendersi carico di una rete dell’irriguo con problematiche di vetustà tali, confermate dallo stesso Consorzio di Bonifica e implicitamente ammesse dalla Multiservizi, che richiederebbero ingenti investimenti per la sostituzione degli impianti ex novo pro capite per ogni utenza interessata. Vigileremo e andremo in fondo a tutto questo e, intanto, abbiamo presentato una dettagliata interrogazione”, concludo i consiglieri Orsomando e De Angelis.

Redazione
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