sabato, Aprile 20, 2024

Cisl e Uil attendono la convocazione del Sindaco

 

A oltre sette giorni di distanza non si placano le polemiche sulle esternazioni al Granarone

Cisl e Uil attendono la convocazione del Sindaco

Csil fpl e Uil fpl di Roma e Lazio sono ancora in attesa di risposte sulle dichiarazioni di Pascucci contro alcuni dipendenti comunali

 

di Alberto Sava

Due sigle sindacali su tre sono intervenute scrivendo al Sindaco per chiedere un incontro per un confronto su quanto avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Riavvolgendo il nastro degli avvenimenti, ritorniamo al momento in cui Pascucci prende la parola e si abbandona ad un attacco fiume contro alcuni dipendenti comunali. Immediata la replica dai banchi dell’opposizione. La eco delle furiose polemiche esplose in aula al Granarone prima e sulla stampa subito dopo è giunta all’orecchio delle sigle sindacali della Funzione Pubblica di Roma e Lazio e Cis e Uil, le quali hanno subito avanzato richiesta di incontrare il Sindaco. Premesso che La Cgil regionale fpl, mentre si ‘agita’ (e non poco) nelle istituzioni regionali e provinciali, finora latita sulle improvvide esternazioni del sindaco ceretano, di seguito vi diamo contro delle missive sindacali giunte sul tavolo del sindaco a piazza Risorgimento. Di seguito la nota a firma di Rita Longobardi: “La Uil fpl ha appreso con estremo stupore quanto riportato sugli organi di stampa in merito a presunte dichiarazioni contro i dipendenti comunali da parte del Sindaco. Se tali dichiarazioni fossero confermate, vorrebbe dire che il Sindaco ha prove documentate e certe contro i dipendenti a cui si riferiva. Diversamente dovremmo purtroppo, con profonda amarezza, stigmatizzare un comportamento che in tal senso si configurerebbe irragionevole quanto irresponsabile. La Uil fpl non potrà mai appoggiare o difendere chi “rallenta o peggio “blocca” l’attività amministrativa o chiunque possa compiere atti illegittimi in violazione delle norme vigenti, allo stesso tempo però non potrà mai condividere e accettare che si possano fomentare pregiudizi o accuse non debitamente supportate e riscontrate nelle sedi competenti. Ricordiamo che i dipendenti di Cerveteri sono in primis cittadini cerveterani e anch’essi esigono, come tutti gli altri, una politica capace ed una macchina amministrativa efficace ed efficiente. Gettare generico discredito sui lavoratori non porta a migliorare i servizi resi ai cittadini. Semmai alimenta pregiudizio e immagine negativa che da tempo si associano ai dipendenti pubblici esponendo questi ultimi a rischi sempre più frequenti di aggressioni verbali e fisiche, come da dati emersi a livello nazionale sui quali questa organizzazione è impegnata in prima linea a difesa della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.  Da tempo grava sui dipendenti del Comune di Cerveteri il blocco del turn over e l’impossibilità di sostituire i pensionamenti, la mancanza di formazione, di aggiornamento e crescita professionale, la carenza di reali investimenti per le politiche del personale e di miglioramenti organizzativi su cui chiediamo immediati interventi risolutivi. L’avvio di concorsi pubblici per sanare la strutturale carenza di personale aggravato dai numerosi pensionamenti anche in fruizione della c.d. “quota 100”, la valorizzazione del personale interno attraverso progressioni verticali per i dipendenti più meritevoli, la messa in sicurezza di tutte le sedi comunali ed in particolare di quella del Comando della Polizia Locale, più volte evidenziata, sono solo una parte di quegli interventi risolutivi proposti. Siamo certi che il Sindaco smentirà presto quanto riportato dalla stampa e chiarirà la sua posizione pubblicamente, diversamente dovremmo chiederci per quale ragione un Sindaco con delega al personale trattenuta, decida immotivatamente di denigrare pubblicamente i suoi dipendenti, vero motore della macchina amministrativa. Ad ogni buon conto s’invita il Sindaco a constatare personalmente le condizioni ambientali e organizzative di lavoro nell’Ente, a verificare come ogni giorno con serietà e spirito di servizio, i dipendenti comunali assicurano servizi ai cittadini tra le tante carenze di mezzi e risorse disponibili e iniziare concretamente ad occuparsi di loro con serie e improcrastinabili politiche del personale. Pertanto attendiamo che il Sindaco ci convochi al fine di ripristinare corretti e leali rapporti sindacali ed iniziare il percorso risolutivo auspicato”, ha concluso Rita Longobardi, delegata Uil fpl Roma e Lazio. Ed ora il contenuto della missiva inviata dalla Cisl fpl di Roma Capitale e Rieti. “Se tali dichiarazioni corrispondessero al vero, dovremmo purtroppo, con profonda amarezza, constatare che la politica continua a scarica le proprie responsabilità e inadempienze sui dipendenti pubblici per coprire le proprie inefficienze ed incapacità. Non potremo mai appoggiare o difendere chi “rallenta” o addirittura “blocca” l’attività amministrativa o chi realizza comportamenti che violano le norme civili, penali ed amministrative ma allo stesso tempo non potrà mai accettare che si fomentino pregiudizi o accuse per comportamenti che non siano stati preventivamente e debitamente documentati ovvero attestati nelle sedi competenti. Non è ammissibile che si possano formulare affermazioni contro i dipendenti comunali, alimentando altresì nell’opinione pubblica un’immagine negativa e di ostruzionismo dei lavoratori comunali, un comportamento stigmatizzabile anche per le ricadute sui rischi di salute e sicurezza degli stessi dipendenti causati spesso proprio dai continui messaggi populistici e demagogici di una politica così irresponsabile. E dal sindacato ora attendono «un incontro dall’Amministrazione per chiarimenti in merito all’accaduto. Incontro dove poter parlare anche di argomenti urgenti e improcrastinabili come la necessità di concorsi pubblici per superare la strutturale carenza di organico aggravata dai più recenti pensionamenti anche in applicazione di “quota 100”, la valorizzazione del personale interno anche prevedendo progressioni verticali per il personale più meritevole, il contratto collettivo integrativo ancora oggi non sottoscritto dopo più di un anno dalla firma del contratto collettivo nazionale di comparto. Altro argomento, poi, da affrontare, insieme all’amministrazione comunale è quello sul rispetto delle norme per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, vista la grave carenza nelle sedi comunali ed in particolare nel Comando della Polizia Locale, già più volte segnalata”.

Redazione
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