venerdì, Aprile 26, 2024

Al via la settimana di Halloween, guida all’acquisto delle zucche di qualità

Dal fruttivendolo e al supermercato si moltiplicano le zucche, decorate e non. E mentre le ‘chat’ scolastiche annunciano festicciole e scampanellate nei condomini all’insegna di ‘dolcetto o scherzetto’, il pediatra di Milano Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta, promuove la festa di Halloween ormai alle porte. “E’ un antidoto alla vita sedentaria dei nostri bambini, un modo per stare con i coetanei, passeggiare magari per la prima volta senza i grandi, e fare nuove esperienze. Via libera dunque al dolcetto, meglio ancora se naturale”. Nonostante sia tanto amata dai piccoli italiani, la notte dedicata a streghe e fantasmi non manca di suscitare le critiche degli adulti perché non appartiene alla nostra tradizione. “E’ vero non è una festa italiana, ma di fatto è un carnevale d’autunno. Una festa mascherata arcinota, protagonista di film e cartoni, che i bambini conoscono e che per loro è positiva, perché permette di fare nuove esperienze, giocare con la fantasia, stare insieme ai coetanei lasciando da parte per una volta telefonini e tablet, ma anche tv e divano”, dice Farnetani. Insomma, nell’era dei nativi digitali il giro di porta in porta per Halloween “serve a combattere la vita sedentaria e l’isolamento. I bambini invece di stare in casa finalmente escono e sono ‘costretti’ a camminare: per loro è un’occasione preziosa per fare attività motoria. Inoltre Halloween – ricorda Farnetani – è un momento di aggregazione, perché i piccoli in maschera vengono in contatto con i loro coetanei e, grazie al ‘dolcetto o scherzetto’ nei negozi e nelle case, anche con degli adulti che ormai si divertono quasi più di loro”. In città sempre meno a misura di bambino, nella notte delle streghe i piccoli “possono mascherarsi stimolando la fantasia e, burlandosi dei mostri, sconfiggere le loro paure”. Quanto all’abbuffata di dolci e caramelle temuta da alcune mamme, anche alla luce degli ultimi dati Istat sull’obesità fra i giovanissimi, Farnetani avverte: “Non si diventa obesi in una serata in cui si cammina molto e si mangia poco. Quello che conta è lo stile di vita dei nostri bambini. Certo, è utile preferire alcuni dolcetti ad altri: privilegiare i dolci fatti in casa, tipici della tradizione italiana, come la crostata, le fette di torta della nonna, ma anche la cioccolata: senza coloranti e conservanti”.
Redazione
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