venerdì, Marzo 29, 2024

Ambiente, il pinguino imperatore rischia l’estinsione per i cambiamenti climatici

Entro i prossimi 80 anni i pinguini imperatore potrebbero scomparire a causa della perdita di ghiaccio nei loro habitat, conseguente ai cambiamenti climatici. I pinguini imperatore costituiscono le loro colonie solo in condizioni molto specifiche: devono poter aver accesso al ghiaccio su cui riprodursi e devono avere facile accesso al mare per procacciare il cibo per sé stessi e per i loro piccoli. Tuttavia, man mano che il pianeta si riscalda, questo ghiaccio marino scomparirà gradualmente, lasciando i pinguini senza il loro habitat. “Se il clima globale continua a riscaldarsi al ritmo attuale, prevediamo che i pinguini imperatore in Antartide subiranno un declino dell’86 per cento entro il 2100”, dice Stephanie Jenouvrie, scienziata della Woods Hole Oceanographic Institution e autrice dello studio pubblicato sulla rivista Global Change Biology. “A quel punto, è molto improbabile che si riprendano”, aggiunge. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno combinato due modelli di computer esistenti. Il primo – un modello climatico creato dal National Centre for Atmospheric Research (NCAR) – contribuisce a fare proiezioni su dove e quando è probabile che il ghiaccio marino si formi in diversi scenari climatici. L’altro, un modello focalizzato sulla popolazione di pinguini, ha calcolato come le colonie potrebbero reagire ai cambiamenti nel loro habitat ghiacciato. “Può fornire un resoconto molto dettagliato di come il ghiaccio marino influenzi il ciclo della vita dei pinguini imperatori, la loro riproduzione e la loro mortalità”, spiega Jenouvrier. “Quando inseriamo i risultati del modello NCAR al suo interno, possiamo iniziare a vedere come i diversi obiettivi di temperatura globale possono influenzare la popolazione di pinguini imperatori nel suo insieme”, aggiunge. Tre i possibili scenari considerati. Il primo riguarda un futuro in cui le temperature globali medie sono aumentate solo di 1,5 C, l’obiettivo stabilito dall’accordo sul clima di Parigi. Gli altri due scenari, invece, hanno esplorato aumenti medi di 2 C e circa 5-6 C. Quest’ultimo è l’aumento di temperatura previsto nel caso in cui nessuna azione viene intrapresa per mitigare i cambiamenti climatici. Nel primo scenario, lo studio ha scoperto che entro il 2100 il 5 per cento del ghiaccio marino andrebbe perso, causando un calo del 19 per cento nel numero di colonie di pinguini. Se il pianeta si riscalderà di 2 C, tuttavia, avremmo un aumento drammatico, con la perdita di ghiaccio marino quasi triplicata e più di un terzo delle colonie di pinguini imperatori esistenti scomparsi entro la fine del secolo. Nello scenario ancora peggiore i pinguini saranno estinti.
Redazione
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