giovedì, Aprile 25, 2024

La ‘grande fuga’ della maggioranza

 

Manca il numero legale ed ancora una volta sono saltati i lavori dei consiglio comunale

La ‘grande fuga’ della maggioranza

L’Opposizione: “Il sindaco e i suoi consiglieri, prima convocano i consigli comunali e poi li disertano. Di cosa hanno paura?”

 

di Alberto Sava

 

Grazie alla rigida interpretazione del regolamento d’aula del presidente del consiglio comunale, Pascucci continua a non affrontare le responsabilità a cui lo inchioderebbero le interrogazioni di gran parte dell’opposizione, che non gli dà tregua dalla fine della scorsa estate. Il sindaco e la sua maggioranza sono ormai inchiodati alla loro stessa strategia dilatoria. Ancora una volta il consiglio comunale è saltato per mancanza del numero legale. Sul piano tecnico, la seduta di giovedì 21 era in seconda convocazione e quindi sarebbe bastata la presenza al completo dei soli consiglieri di minoranza per il regolare svolgimento dei lavori, ma così non è stato. Era il consiglio in cui si sarebbero dovuto discutere le mozioni ed interrogazioni presentate dalla minoranza, ormai stand by dal 12 settembre scorso. Qualche significativo antefatto prima di entrare nel vivo degli avvenimenti di giovedì al Granarone. Come già spiegato il consiglio del 21novembre era in seconda convocazione e per questo sulle presenze in aula, fatta doverosamente salva la buona fede di tutti, sono iniziate le “manovre” molto prima del Consiglio e fino al momento in cui parte dell’opposizione era già in aula, e qualche ritardatario arrivava trafelato al suono del gong, suonato sul filo dello scadere del decimo di secondo del tempo regolamentare dal presidente del Consiglio. Questo è il clima che ha scatenato ancora una volta le ire dell’opposizione. Di cosa hanno paura? Questa la domanda  caustica formulata dal portavoce del gruppo M5S in una nota, molto più ampia, di cui vi già abbiamo dato conto nell’apertura de ‘la Voce’ in edicola ieri. Ed oggi: ecco come hanno reagito compatti (al netto degli assenti) i consiglieri di minoranza presenti, Annalisa Belardinelli, Luca Piergentili, Salvatore Orsomando, Niccolò Accardo, Maurizio Falconi e Aldo De Angelis: “Così come accaduto lunedì 18 novembre, quando gli stessi consiglieri di maggioranza hanno fatto mancare il numero legale andando via alla “chetichella” e in fila indiana dietro al Sindaco come tanti topolini, anche alle 17 di ieri 21 novembre Sindaco, Maggioranza e annessi, in modo ridicolo e incomprensibile, non si sono neppure presentati in aula facendo saltare la seduta di Consiglio Comunale e dando, ancora una volta, uno schiaffo anche alle tasche dei cittadini visto che i consigli comunali hanno un loro costo ed è la Maggioranza che dovrebbe garantire il numero legale.  “Cerveteri, flop della maggioranza che diserta l’aula e salta un’altra seduta di consiglio comunale” Il grado di irresponsabilità e slealtà di questi consiglieri comunali di maggioranza e del loro sindaco ha superato ogni limite tollerabile come l’arroganza del Presidente del Consiglio e il suo discutibile comportamento in aula sono probabilmente contrastanti con il ruolo di “super partes” che dovrebbe avere. Quanto successo, però, non ci ha sorpreso più di tanto visto che un “uccellino” Assessore ci aveva già “spifferato” quel che sarebbe accaduto confermandoci, che anche il Consiglio Comunale del 21 novembre sarebbe saltato per l’assenza del Sindaco e dei consiglieri di Maggioranza, quella volutamente “allargata” e comprendente anche alcuni consiglieri “battitori liberi” con improvvisi quanto irrinunciabili appuntamenti e visite prefissate ad hoc proprio nello stesso giorno della pubblica assise  e, tutto questo, malgrado si trattasse di una seconda convocazione di cui si era a conoscenza da tempo.  Questa volta, a differenza di altri innumerevoli Consigli dove si sono attesi anche decine di minuti prima di iniziare, il Presidente Travaglia, malgrado le proteste, ha proceduto con estrema “inflessibilità” facendo fare l’appello alle ore 17.00 e dopo pochi minuti, al termine della “conta”, sul registro sono risultati  presenti soltanto i consiglieri A. Belardinelli, L. Piergentili, S. Orsomando, A. De Angelis, S. Garbarino e, con ritardo di alcuni minuti, i consiglieri M. Falconi e N. Accardo (convinti, in buona fede, che vi sarebbe stata un’altra chiamata di appello) mentre il corposo elenco assenti comprende, oltre ai consiglieri  Vincenzo Mancini, Ferretti e L. Ramazzotti anche il Sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza nei quali, per correttezza e rispetto ci teniamo a non includere la cons. Nasoni per il terribile lutto che ha colpito Lei e la sua Famiglia e alla quale vanno le nostre più sentite condoglianze.  Per dovere di informazione è da dire che al presidente del consiglio è stato anche richiesto, da più consiglieri di opposizione, di fare la seconda chiamata di appello dopo 20 minuti (come è di prassi e consuetudine), ma vi è stato un netto rifiuto con un’interpretazione del Regolamento del tutto personale per poi dichiarare sciolta la seduta per mancanza di numero legale e, alle inevitabili successive proteste ha addirittura tenuto un comportamento irrispettoso e provocatorio. Sta di fatto che probabilmente era tutto premeditato e la maggioranza non ha fatto proprio una bella figura con questo esodo in massa ma ha dimostrato “debolezza”, tra l’altro sia il Sindaco ed alcuni consiglieri erano presenti, allo stesso tempo, presso una riunione a Ceri con tanto di diretta streaming a dimostrazione del rispetto per le istituzioni. Ma la paura fa 90 e questo Sindaco e i suoi fidi scudieri consiglieri di Maggioranza proprio non se la sentono di affrontare e approvare tutte le mozioni dell’opposizione, tra cui quella assai scottante, che chiede l’impegno a recuperare i soldi dei cittadini dall’Ostilia per i tanti lavori in danno, etc.  Ma la cosa più paradossale e che le due sedute di consiglio con relative date non sono state neppure richieste dall’ Opposizione ma decise da quella stessa irriverente Maggioranza che fugge dalla città insieme a qualche stampella di troppo. Una maggioranza con evidenti segni di debolezza,  incoerente, irrispettosa e incomprensibile perché non rispetta le Istituzioni e i cittadini  Credeteci, è stata una “gravissima scorrettezza istituzionale” che sembra possa arricchirsi di ulteriori risvolti visto che in Conferenza dei Capigruppo il Presidente Travaglia ha anche accennato ad una “ipotetica” quanto surreale decadenza delle mozioni da discutere sulla base di chissà quale norma e/o articolo regolamentare…che assurdità, ma noi non ci fermeremo qui e denunceremo il tutto a chi di competenza”. Da quanto fin qui contestato al sindaco ed alla sua maggioranza dalle forze dalla minoranza grillina e di centrodestra, affiora la sostanza di una beffa alla democrazia.

Redazione
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