Intervista a Silvia Marongiu v.ce segretaria Circolo PD Ladispoli
di Carla Zironi
“Una palestra di partecipazione”, è questo il Partito Democratico che Silvia Marongiu delinea con fermezza. Reduce dal meeting di Bologna del 15-16-17 novembre, “Tutta un’altra storia”, la giovane vice segretaria del Circolo di Ladispoli, che ricopre anche altri incarichi nel partito provinciale, racconta la partecipazione all’evento, pone sul tavolo l’esperienza acquisita e suggerisce come “pescare sino in fondo e prendere il mare con il miglior vento”. Vale a dire un rilancio, una riscrittura plurale “senza ricette confezionate”, un capitolo nuovo proposto da una persona conosciuta e stimata dalla comunità e anche molto impegnata nel sociale del territorio. Sul piano umano cosa ti ha coinvolto in quei tre giorni?“In questa tre giorni di assemblee, dibattiti, tavole rotonde, partecipazione (più di 6000 partecipanti) mi sono sentita parte di una comunità capace di mettersi in discussione e ripartire. In un clima coinvolgente, tra passione per la politica e desiderio di migliorare il futuro,è stato importante confrontarsi, mettersi in ascolto, ritrovare amiche e compagni di tante battaglie condivise. Completamente in sintonia con Gianni Cuperlo che, nella relazione introduttiva ha affermato che “questa tre giorni non è un approdo ma rappresenta la partenza di un viaggio lungo. Dobbiamo pescare sino in fondo e prendere il mare con il miglior vento“. Bellissimo anche l’entusiasmo trascinante di Marco Furfaro (uno degli animatori di #tuttaunaltrastoria) che tra le tante cose ci ha ricordato che dobbiamo essere anche capaci di “discutere, dibattere e litigare ma tutti uniti per combattere, fino all’ultimo frammento di cuore, INSIEME”.
Sul piano politico qual’ è la tua opinione?
“La cultura dell’odio la si sconfigge costruendo un’altra proposta: vogliamo un Paese che torni ad essere felice, che non deve più avere paura del suo futuro. A Bologna abbiamo mostrato il volto di un partito ancora vitale, aperto alla società, capace di riflettere e discutere, con una visione del futuro, uno slancio ideale e un’identità definita, più radicale, in linea con le tendenze che caratterizzano i grandi partiti progressisti un po’ ovunque. Ottima la scelta di partire venerdì dal valore e dalla libertà delle donne. “Basta con l’uomo solo al comando”. Dobbiamo essere un partito femminista che ha tra le priorità la dignità dei diritti. Siamo quelli che hanno a cuore l’Europa, le istituzioni, la democrazia ma sappiamo che nulla si protegge “se non siamo prima di tutto capaci di proteggere le persone e il loro diritto ad una esistenza libera e dignitosa”. Zingaretti domenica ha ribadito: “prepariamo già da oggi e nei prossimi giorni una nuova agenda di governo secondo gli accordi ma anche secondo le esigenze dell’Italia. Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini, ma per raggiungere l’obiettivo e non per mettere bandierine e avere un’intervista sui giornali. Ci vuole serietà non comizi se vogliamo cambiare l’Italia. Chiederemo con i gruppi parlamentari che si metta in agenda lo iusculturae e lo ius soli come scelta di campo del Pd”. Inoltre, ha aggiunto: “l’Ilva non deve chiudere e riaccendiamo l’economia italiana”.
I riflessi sul Circolo di Ladispoli?
“Dobbiamo ribadire anche sui territori SI al pluralismo e NO al correntismo. Abbiamo modificato a livello nazionale il nostro statuto per investire nell’attivismo, nell’apertura perché siamo un partito di persone che si deve trasformare in una palestra di partecipazioneper confrontarci e proporre insieme non solo durante le campagne elettorali. Dobbiamo investire nell’educazione e nella formazione alla politica, difendere i beni comuni e costruire legami sociali forti nella vita quotidiana dei cittadini.“Siamo una comunità che si mette in cammino senza ricette confezionate: c’è #tuttaunaltrastoria che possiamo costruire insieme”. Avanti!”
