venerdì, Aprile 26, 2024

Due anni sotto la guida di Grando

Tracciato un bilancio dei primi 24 mesi dell’Amministrazione Comunale di centrodestra

Due anni sotto la guida di Grando

Il Sindaco tra Punta di Palo, campeggi, erosione… e la fusione con Cerveteri

 

E’ la giornalista Sonia Bertino ad aver realizzato questo servizio per Civonline.it. Un servizio accurato e dettagliato, ma soprattutto preciso e puntuale sulla soglia dei primi due anni del lavoro svolto dalla giunta comunale di centrodestra alla guida del giovane Alessandro Grando. Diversi i progetti portati a termine. Altri sono già in cantiere. Altri ancora da realizzare. Ha le idee chiare il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando sul lavoro che la sua amministrazione dovrà effettuare per lo sviluppo della città. «In questi due anni è tantissimo il lavoro svolto e c’è ancora tanto da fare. Sono diversi gli obiettivi che abbiamo portato a termine, diversi sono i progetti che si stanno concretizzando, come ad esempio la caserma dei Carabinieri, il palazzetto dello sport per il quale abbiamo approvato il progetto definitivo. Ora potremo chiedere il nulla osta del Coni e quello paesaggistico. In questo modo potremo procedere con il bando di gara e nel 2020 sarà cantierizzato. La prossima settimana – ha proseguito il primo cittadino – sarà firmato il contratto con la società che si è aggiudicata il bando per il Massimo Freccia, quindi riapriremo il cinema. Abbiamo rifatto le strade, gli interventi sulle scuole, gli impianti di illuminazione, le aree verdi. Abbiamo completato la passerella sul Sanguinara, riaperto il centro anziani, avviato la ristrutturazione del ponte sul Vaccina e nel 2020 è prevista quella del ponte sul Sanguinara». Riflettori puntati anche sull’urbanistica, delega che il primo cittadino ha mantenuto nelle sue mani. Dalla pianificazione della costa, seguita dal vicesindaco e assessore al Demanio marittimo Pierpaolo Perretta, con «una variante attesa da olter 30 anni», al Piano regolatore con l’iter ripreso dopo 7/8 anni e al quale «abbiamo apportato delle migliorie», ha evidenziato Grando. «Abbiamo ridotto il peso insediativo, diminuendo i metri cubi e dando indicazioni su alcune aree che secondo noi dovevano essere ripianificate in maniera diversa, come ad esempio Osteria Nova, dove abbiamo modificato le norme tecniche prevedendo un mix funzionale all’interno di quell’area».

OSTERIA NOVA E PUNTA DI PALO –Recentemente il Tar del Lazio ha annullato la delibera di consiglio comunale con cui l’amministrazione ha deciso di revocare tutti i piani integrati, dando di fatto ragione ai titolari del PII di Osteria Nova. Ma per il primo cittadino, Alessandro Grando, la decisione del Tribunale amministrativo, non cambia le cose. «É vero che è stata annullata la delibera, ma leggendo il contenuto della sentenza – ha spiegato Grando – si capisce che lo stesso Tar riconosce che l’approvazione definitiva dei programmi integrati non è un atto dovuto». Piani integrati che comunque non hanno portato a termine tutti i passaggi istituzionali necessari per l’approvazione, come ad esempio il passaggio in consiglio comunale. Massima assise cittadina che «non è assolutamente obbligata ad approvare quelle proposte», ha evidenziato ancora Grando. E dato che «il consiglio comunale ha già espresso la sua contrarietà a quei progetti, votando la delibera che li annullava, sostanzialmente è evidente che qualora i titolari di queste aree o i prorietari di questi piani integrati volessero insistere su quelle proposte e andare avanti senza accettare le indicazioni del consiglio comunale, andranno incontro a una sonora bocciatura di quei piani integrati. Quindi mi auguro che per il loro bene e per il bene della città – perché con le modifiche apportate vogliamo migliorare la situazione precedente – si adeguino a quelle che sono le indicazioni del comune ed eventualmente proprorre dei programmi integrati che siano in linea con il nostro pensiero a livello di sviluppo urbanistico». E un esempio lo è il nuovo Piano presentato dalla società Pezone Costruzioni su Punta di Palo. Anche qui il Tar del Lazio ha annullato la delibera con la quale l’amministrazione annullava il piano integrato. Ma, nonostante questo, la società e il comune sono riusciti a raggiungere un compromesso, presentando un progetto che ha trovato la benedizione dell’amministrazione comunale che voterà a favore «perché – ha
sottolineato Grando – parliamo di posti di lavoro, di sport, di turismo, di servizi. Tutto quello che serve alla nostra città». Quindi, se anche gli altri titolari dei piani integrati vorranno seguirne l’esempio, il comune non si opporrà. «Non siamo contro l’edilizia. L’edilizia è un comparto importantissimo, non solo per la città ma per l’intero Paese. Attorno all’edilizia ruota un mondo: dà lavoro a centinaia di persone, se non a migliaia se ragioniamo su scala nazionale. Quindi tenere bloccata l’edilizia solo per una questione di preconcetto, non è nostra intenzione». E quello a Punta di Palo non è l’unico piano integrato che, una volta modificato, ha trovato il benestare dell’amministrazione. Un altro potrebbe a breve vedere la luce. Anche in questo caso si parlava di unb albergo. Il titolare del progetto ha però rivisto l’idea originale. Progetto che sarà portato avanti con un altro iter urbanistico per il quale sarà convocata a breve la conferenza dei servizi. A conclusione di questa «si andrà in consiglio comunale per l’approvazione. Da quel momento la variante sarà effettiva». Idea dell’amministrazione è anche quella di sottoporre tutti questi nuovi progetti «alla corresponsione del contributo straordinario». In questo modo, anche le procedure diverse dai programmi integrati, dovranno dare qualcosa in cambio della loro realizzazione al Comune in termini «di opere di urbanizzazione e costi di costruzione«. Una procedura che «porterà nelle casse del comune anche centinaia di migliaia di euro da investire in opere per la città».

CAMPEGGI – Da anni ormai la città deve fare i conti con una riduzione del flusso turistico, una volta determinato dai molti camperisti che sceglievano Ladispoli come meta delle vacanze estive. I campeggi sono ancora sotto sequestro e al momento non esiste un’area dove poter ospitare gli amanti delle quattro ruote. «Per quanto riguarda l’iter urbanistico – ha spiegato Grando – abbiamo da tempo concluso la nostra parte. Abbiamo adottato la variante. La Regione ha rimosse il provvedimento di esclusione della Vas che sblocca la situazione». A mancare è ora un parere geologico, sempre di competenza della Regione. Dopodiché si potrà inviare «tutto il pacchetto alla Pisana che dovrà poi approvare tutta la variante. Si tratta – ha specificato Grando – di un provvedimento importante per la città che paga la mancata pianificazione del territorio negli ultimi 30 anni».

EROSIONE – Le ultime mareggiate hanno dimostrato come l’intera costa ladispolana necessiti di un intervento che difenda le spiagge dall’avanzata dell’erosione. Già durante le ultime mareggiate, gli stabilimenti balneari hanno dovuto pagare questo “scotto”. Il mare, come si ricorderà, già lo scorso inverno, aveva invaso i ristoranti e le strutture poste sul lungomare Regina Elena. Nei pressi delle spiagge di via Roma, l’avanzata del mare, ha praticamente ridotto quasi fino all’osso l’arenile a disposizione dei bagnanti durante i mesi estivi. «Avevamo un progetto di oltre 10 anni fa che prevedeva la realizzazione di barriere soffolte che andavano da Torre Flavia alla foce del Vaccina – ha spiegato Grando – Il finanziamento era andato poi perso. Dal nostro insediamento abbiamo chiesto alla Regione l’ufficializzazione che quei soldi erano ancora lì a disposizione di Ladispoli». Intanto, però, il Comune, per cercare di difendere quanta più costa possibile, ha deciso di rimodulare il progetto iniziale. «Per fare questo dovevamo fare uno studio preliminare di fattibilità che ci è stato consegnato». E sulla base di questo progetto, si punta alla realizzazione di un nuovo tipo di barriere, di diverso materiale «rispetto ai classici scogli», che permetterà di andare a tutelare la costa da Torre Flavia al Sanguinara. Allo stesso tempo il progetto prevede la realizzazione di un sabbiodotto, una condotta che partendo dalle due foci dei fossi, preleveranno da qui la sabbia da utilizzare per il ripascimento delle spiagge. Un progetto complesso che potrebbe iniziare a vedere la luce già nel 2021.

FUSIONE CON CERVETERI –Da diverse settimane Potere al Popolo è tornato alla carica proponendo la fusione tra Ladispoli e Cerveteri, puntando in particolar modo sui benefici che questo comporterebbe. Fusione, quella con i cugini etruschi, che non è un obiettivo che il primo cittadino intende perseguire. Un tema «tornato alla ribalta per poche persone – ha commentato – Non credo che, con tutti i problemi che sia Ladispoli che Cerveteri, hanno, la priorità sia quella di fondere i due comuni che anzi, 50 anni fa si sono allegramente divisi. Anzi, noi il prossimo anno festeggeremo i 50 anni di autonomia. La fusione non è assolutamente una priorità, né la salvezza». Per Grando, invece, si potrebbe pensare, alla gestione unitaria di alcuni servizi, come ad esempio, per il Tpl e alcuni servizi del sociale. «Per quanto mi riguarda – ha concluso – non lavorerò su questo progetto di fusione».

Redazione
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