sabato, Aprile 20, 2024

Malta, traballa il governo di Joseph Muscat sulla scia dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia

Cedendo al pressing che arriva da più parti sull’onda dell’inchiesta sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, il premier maltese, Joseph Muscat, sarebbe pronto a dimissioni “imminenti”. Lo riferisce Times of Malta. Al termine di una riunione di urgenza del gabinetto di governo, durata sette ore, ieri sera in conferenza stampa Muscat aveva detto che intendeva rimanere in carica “fino alla conclusione dell’indagine” sull’assassinio della cronista, le cui indagini avevano convolto esponenti di primo piano dell’esecutivo maltese. “Ho preso l’impegno di chiudere questo caso sotto la mia responsabilità”, aveva continuato Muscat come riportano i media maltesi: “Il fatto che siamo andati così avanti significa che le indagini non sono state compromesse”. Muscat è sotto pressione per il fatto che il suo ormai ex braccio destro, l’ex capo di gabinetto Keith Schembri, era presente a diversi incontri con i servizi segreti e il premier in cui si era parlato dell’imprenditore Yorgen Fenech, titolare del fondo segreto 17 Black, come il principale sospetto nel caso Caruana. Schembri è stato arrestato, interrogato e rilasciato ieri, mentre a Fenech – che ha indicato in Schembri il mandante dell’omicidio – è stata negata la grazia presidenziale. L’uomo d’affari è stato rilasciato oggi. Nei giorni scorsi, Muscat aveva promesso di dimettersi qualora venisse trovato un suo legame con l’assassinio della giornalista. Fenech si è detto pronto a dire tutto ciò che sa anche su Konrad Mizzi and Chris Cardona, tutti uomini (due ex ministri di Joseph Muscat), “molto vicini al primo ministro” maltese. Schembri e Mizzi, era emerso nei giorni scorsi, sarebbero titolari di imprese su cui erano transitate somme di denaro dal fondo segreto di Dubai di cui Fenech è titolare. Fenech, nel corso di una udienza in tribunale, ha poi denunciato il capo della squadra omicidi Keith Arnaud, chiedendo che sia rilevato dall’incarico relativo alle indagini sulla morte della giornalista. Arnaud, ha detto Fenech, ha “legami stretti” con Schembri. Era stato lo stesso Muscat, al termine di una riunione di gabinetto notturna, ad annunciare il no alla di grazia per Fenech, precisando di essersi astenuto. “Ho ricevuto due richieste di grazia per Fenech. La prima domenica con il parare negativo del capo polizia e del procuratore generale che ho respinto – ha dichiarato – e la seconda in queste ore. Nonostante il nuovo parere negativo del capo della polizia e del procuratore generale ho deciso di astenermi e di far decidere il gabinetto che all’unanimità l’ha respinta Dopo la conferenza stampa di Muscat, si sono registrati momenti di tensione tra giornalisti e forze di sicurezza. I reporter, all’uscita del premier dalla sale delle conferenze, si sono visti sbarrare le porte in faccia e, alla richiesta di spiegazioni, le forze di sicurezza si sono trincerate in un inspiegabile silenzio, seguito dalle proteste e dalle urla di alcuni giornalisti.Dal canto suo la polizia ha ribadito che “non vi è alcuna ragione” per rimuovere Arnaud, che ha “condotto le indagini con la collaborazione di Europol”. Schembri, a un certo punto ha smesso di partecipare alle riunione dei servizi segreti di Malta. Partecipava agli incontri con l’intelligence insieme al premier, ma a un certo punto gli è stato chiesto di non presentarsi più. La ragione, per ora, non è nota. Il suo rilascio è arrivato durante la riunione notturna, chiesta in serata dal vice premier Chris Fearne. “La situazione è grave”, ha detto quest’ultimo, senza lasciar intuire l’agenda dell’incontro al palazzo di Castille, sede dell’esecutivo, a cui hanno partecipato anche il capo della polizia e il procuratore generale. Il rilascio dal carcere di Schembri non servirà a restituire serenità a Muscat. Anzi, sta accadendo il contrario: ha sorpreso e irritato la società civile maltese. Venerdì sera è convocata una manifestazione di protesta, indetta dai comitati promotori che nei giorni scorsi sono riusciti a radunare una folla di manifestanti per chiedere le dimissioni del governo, molti dei quali si sono riuniti fuori dalla sede del governo tenuti a bada da un cordone della polizia. “Muscat ha ordinato alla polizia di rilasciare Schembri, il suo migliore amico”, ha scritto su Facebook Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista uccisa il 16 ottobre 2017. “Yorgen Fenech ha confessato l’omicidio – ha affermato ancora Matthew su Twitter – egli ha lo stesso medico di Schembri, e questo medico ha confessato che inoltrava messaggi da Schembri a Fenech mentre quest’ultimo era in carcere. Nonostante questi indizi criminali, la polizia ha appena rilasciato Schembri”.
Redazione
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