giovedì, Marzo 28, 2024

Governo, ennesimo vertice sulla manovra: il premier Conte cerca di evitare la crisi. Matteo Renzi: “Litigano su tutto ormai”

E’ iniziato a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, il vertice di maggioranza sulla manovra. Al tavolo si è affacciato il premier Giuseppe Conte prima dell’incontro con l’inviato Onu Ghassan Salamè. Sono presenti, in attesa del ritorno del premier, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i viceministri Antonio Misiani (Pd) e Laura Castelli (M5s), il sottosegretario Maria Cecilia Guerra (Leu), i tecnici del Mef e della Ragioneria dello Stato. Ci sono inoltre i ministri Federico D’Incà e Dario Franceschini. E, per Italia viva, Teresa Bellanova, Luigi Marattin e Davide Faraone. Un infinito braccio di ferro. Nel giorno in cui la Camera vota la fiducia al decreto fiscale con 310 sì, Iv torna ad alzare la posta sulla legge di bilancio. La richiesta è quella di abrogare del tutto la “plastic tax”, la “sugar tax” e la tassa sulle auto aziendali. Il centrodestra minaccia di votare la proposta di Iv: la maggioranza sarebbe battuta. E in serata, dopo due ore di vertice assai tese, scende in campo il premier Giuseppe Conte e chiede ai tecnici del ministero dell’Economia e della Ragioneria dello Stato di fare “un ulteriore sforzo” per trovare le risorse per ridurre le imposte rimaste in quella che “già adesso è una legge di bilancio che non aumenta la tassazione”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è piuttosto pessimista sulla tenuta del Governo: “Litigano su tutto ormai, per me si va al voto al 50 per cento”. Queste parole le ha dette ieri sera al talk show “Piazza pulita” di Corrado Formigli. “Bisogna vedere che cosa cambia”. Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio, intervenendo su Radio Capital, ha risposto alla domanda se l’Italia firmerà il fondo Salva Stati. Poi rispondendo alla domanda se i 5 stelle intendono far cadere il governo, Di Maio ha risposto: “Altrimenti non lo facevamo partire”. “Su 320 parlamentari ce ne sono una decina spaventati quando alzo la voce, io non rinuncio alle nostre battaglie perché qualcuno è spaventato”, ha spiegato Di Maio rispondendo alla domanda su indiscrezioni secondo le quali alcuni parlamentari 5S starebbero preparando un documento per sfiduciarlo. “Sono dieci anni che il Pd prova a dire dobbiamo fare un’alleanza – ha detto il capo politico M5S -, io penso che abbiamo costruito il governo per tagliare i parlamentari, evitare l’aumento dell’Iva, abbiamo un programma da costruire insieme, ma restiamo forze politiche di poli diversi”.
Redazione
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