venerdì, Marzo 29, 2024

M5S: resta alta la tensione all’interno del movimento dopo la dipartita del senatore Ugo Grassi

Resta alta la tensione all’interno del movimento fondato dieci anni fa da Beppe Grillo. Il senatore Cinque Stelle Ugo Grassi ha formalizzato l’addio al Movimento aderendo al gruppo della Lega. E’ quanto fa sapere una nota del partito di Matteo Salvini. E il capo politico del M5S Luigi Di Maio commenta: “Sapete qual è il colmo? Che queste persone si fanno comprare da Matteo Salvini nelle stesse ore in cui Matteo Salvini, leader della Lega, viene indagato per presunto abuso di ufficio legato al’uso dei voli di Stato quando era ministro. Complimenti per il tempismo”. E, sempre Di Maio, dopo aver parlato di “mercato delle vacche” aggiunge: “Quello che posso dire a queste persone è che il M5s non li rimpiangerà e non ci sarà un solo attivista pronto a mangiarsi i gomiti. Il valore di un essere umano si misura anche da questo, dal prezzo che dà alla propria dignità”. “Diamo il benvenuto al senatore Grassi. Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene”,  è invece la dichiarazione del leader della Lega Matteo Salvini con la quale ha annunciato il passaggio, formalizzato oggi, del senatore Ugo Grassi dal M5s alla Lega. Il senatore Ugo Grassi ha scritto una lettera in cui ha chiarito la sua decisione di lasciare il M5s e aderire alla Lega: “Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni – si legge in un passaggio della lettera diffusa dallo staff della Lega – bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il Paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere), da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex Ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi”. Il senatore parla inoltre dei mesi del governo Conte 1, quando ha avuto “modo di comprendere che molti dei miei obiettivi politici erano condivisi dal partito partner di governo”. E ancora: “Oggi, forte di una reciproca stima costruita nei mesi appena trascorsi, la Lega mi offre, a fronte di un evidente fallimento della mia iniziale esperienza, una seconda opportunità per raggiungere quegli obiettivi”. I senatori che vogliono “possono passare alla Lega ma non raccontino balle e dicano che il tema non è il Mes ma che gli hanno proposto altre contropartite. Il mercato delle vacche a cui stiamo assistendo è la solita logica dei voltagabbana che noi abbiamo sempre combattuto”. Così ancora Luigi Di Maio in un video dove aggiunge: “Non basta mandare una lettera alla presidente del Senato, in quella lettera farebbero bene ad aggiungere il listino prezzi di questo mercato delle vacche”.
Redazione
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