giovedì, Aprile 25, 2024

Omicidio Cerciello Rega: due carabinieri rischiano il processo per aver bendato Gabriel Natale Hijorth

Nell’avviso di conclusione indagine della Procura di Roma nei confronti del carabiniere Silvio Pellegrini viene riportato che l’immagine di Gabriel Natale Hjorth bendato è stata diffusa “su almeno due chat Whatsapp, delle quali una dal titolo ‘Reduci ex Secondigliano’ con 18 partecipanti, dalla quale veniva poi ulteriormente diffusa da terzi ad altri soggetti e chat” arrecando al giovane californiano “un danno ingiusto”. Inoltre avrebbe anche fornito “specifiche indicazioni sui primi risultati investigativi ottenuti (circa ad esempio il fatto che i ragazzi erano in cerca di cocaina) violando quindi i doveri inerenti alle funzioni o al servizio o comunque abusando delle sua qualità, rivelava a terzi notizie che dovevano rimanere segrete e comunque agevolava la conoscenza”. Rischio processo anche per l’ex comandante della stazione dei carabinieri di piazza Farnese, Sandro Ottaviani, che la notte dell’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega aveva affermato di aver ricevuto la pistola d’ordinanza da Andrea Varriale, collega della vittima, al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito. La Procura di Roma, che ora ha chiuso le indagini, gli contesta il reato di falso. Successivamente è stato accertato infatti che anche Varriale, oltre che Cerciello Rega, era disarmato. Sentito dai pm il 9 agosto Varriale aveva ammesso di essere andato disarmato all’appuntamento con i due americani dove il collega Cerciello Rega venne colpito a morte con 11 coltellate.
Redazione
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