mercoledì, Aprile 24, 2024

Caso Gregoretti: “duello all’ultimo sangue” tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Se il caso della nave Gregoretti porterà a un processo, “idealmente in quel tribunale ci saranno con me milioni di italiani”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il leader della Lega Matteo Salvini. Su Luigi Di Maio, “credo che tutta la dignità l’abbia messa nel decreto del 2018”. “In questi mesi sto conoscendo la doppia faccia di Conte e Di Maio. Mi dispiace quando ci sono persone che perdono l’onore”, dice Salvini. “Dopo Conte – sottolinea – c’è soltanto il voto”. E della stessa idea anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti  che sempre dalle colonne del Corriere sottolinea: “Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni. Sono convinto che ci siano le condizioni per andare avanti, ma ci vuole una comune volontà politica”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti al Corriere della Sera. Giuseppe Conte, “si è dimostrato un buon capo di governo. Non va tirato per la giacchetta, anche se è un punto di riferimento di tutte le forze progressiste”, dice. Italia Viva “deve decidere se stare dentro la prospettiva del campo progressista”. E su questo punto non tarda la risposta di Carlo Calenda. “Caro Nicola Zingaretti come si può sostenere che Conte ‘è il punto di riferimento fortissimo dei progressisti’? Un Presidente del Consiglio che ha fatto del trasformismo un’arte e ha varato tutti i provvedimenti, ancora in piedi, del Governo Salvini-Di Maio. Vi siete proprio smarriti, Partito Democratico”. Così su Twitter Carlo Calenda, eurodeputato e leader di Azione. La Sea Watch annuncia che tornerà in mare dopo 5 mesi. “Sea Watch ha vinto l’appello alla Tribunale Civile di Palermo: la SeaWatch3 è libera! Dopo più di cinque mesi bloccati in porto a Licata, ci stiamo preparando per tornare in mare. La giustizia trionfa sul (ex) decreto sicurezza”, scrive la ong su Twitter. Intanto c’è stata la prima riunione della giunta delle immunità del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Sulla vicenda il leader M5s Di Maio stuzzica l’ex alleato di governo. “Lo vedo un po’ impaurito, ma ognuno si deve prendere le sue responsabilità. Mi sembra sia ben chiaro che la questione Gregoretti non è come la questione Diciotti. Quest’ultima fu una decisione del Governo, la Gregoretti fu propaganda”. L’ex ministro replica: “Sono scettico che ci possa essere qualcuno che viene processato per il suo lavoro. Non vedo l’ora, se mi vorranno processare chi se ne frega!”. “Abbiamo incardinato la procedura che riguarda il caso Gregoretti – ha spiegato la senatrice M5s Elvira Evangelista – abbiamo potuto visionare la domanda di autorizzazione a procedere e abbiamo fissato 4 convocazioni a gennaio. Si andrà sicuramente al voto Il 20 gennaio”.  “Nel caso in esame – scrive il tribunale dei ministri –  poiché i fatti hanno coinvolto una nave della Guardia Costiera Italiana, e quindi, una nave militare, non trovano applicazione le norme contenute nel cosiddetto Decreto sicurezza bis”. Il ministro dell’Interno non può infatti vietare l’ingresso, il transito o la sosta a “naviglio militare” o a “navi in servizio governativo non commerciale. “La questione relativa alla vicenda della nave ‘Gregoretti’ non figura all’ordine del giorno e non è stata oggetto di trattazione nell’ambito delle questioni ‘varie ed eventuali’ nel citato Consiglio dei Ministri (31 luglio 2019, ndr), né in altri successivi”. E’ quanto è scritto sul caso Gregoretti in una nota firmata dal Segretario generale di Palazzo Chigi e inviata l’11 ottobre scorso al Tribunale dei ministri di Catania, citata nella richiesta di autorizzazione a procedere per Salvini.
Redazione
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