mercoledì, Aprile 24, 2024

“Delibera di giunta per la Cantina Sociale. E’ un escamotage o edilizia contrattata?”

 

I consiglieri Orsomando e De Angelis lanciano pongono domande e lanciano provocazioni

“Delibera di giunta per la Cantina Sociale

E’ un escamotage o edilizia contrattata?”

 

di Alberto Sava

 

Il nostro titolo informa i lettori interessati che il contenuto di questo servizio riguarda l’ennesima denuncia pubblica dei consiglieri comunali Orsomando e De Angelis. Prima di darvi conto della prima nota del 2020 diffusa dai due esponenti della minoranza di centrodestra, diamo spazio ad una domanda che in molti si fanno a Cerveteri, e non solo: premesso che da tempo dai banchi dell’opposizione Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis propongono gravi interrogativi e svelano alla cittadinanza fatti, episodi ed eventi, che in alcuni casi vanno ben aldilà della politica, chiamando in causa varie istituzioni, senza voler minimamente entrare nel merito di fatti specifici, sarebbe plausibile interrogarsi sul perché in generale tali denunce non abbiano mai sortito la benché minima rilevante conseguenza, in nessuna delle possibili direzioni, che avrebbero potuto essere molte, diversissime e persino diametralmente opposte tra loro. La nostra vuole essere semplicemente una domanda, al netto di qualsiasi retropensiero: consideratela una considerazione di buon senso! E per restare in tema, anticipiamo che anche nella nota che segue Orsomando e De Angelis chiamano in causa istituzioni del territorio diverse da quelle comunali. Ecco la nota: “Facendo riferimento ad alcune notizie apparse su testate locali e media online, in merito alla delibera di giunta del 27/12/2019 inerente il cambio di destinazione d’uso della Cantina Sociale di Cerveteri e riportante come titolo (quasi ovunque) che La Giunta autorizza la costruzione in deroga e “Autorizzato il cambio di destinazione d’uso che passa da opificio a commerciale”, noi continuiamo a nutrire molte perplessità, prima fra tutte il fatto che esistono interrogatori da parte dei Carabinieri proprio su  fughe di notizie uscite dal Consiglio di Amministrazione della Cantina Sociale e che ancora non ci sono pervenuti, malgrado più volte sollecitati anche a mezzo stampa e dopo molti mesi dalla nostra richiesta, i documenti necessari che attesterebbero soprattutto le ultime modifiche apportate per l’approvazione di questa delibera, il piano strategico per il rilancio dello sviluppo della stessa e le motivazioni per il piano dì salvataggio. Scusateci l’ardire ma appare assai sconcertante che si stia cercando chi abbia divulgato notizie, visto che tutto ruoterebbe intorno ad un fantomatico “interesse pubblico” che dovrebbe, per legge e norma, riguardare tutta la collettività e non una parte quali soci, consiglieri ed etc. di una società cooperativa privata, altrimenti che interesse pubblico sarebbe? Giusto per fare chiarezza, nella Delibera in questione notiamo alcune cose che vorremmo che i cittadini sapessero ponendo alcuni interrogativi che poi, ovviamente, saranno oggetto di una dettagliata denuncia agli organi competenti e cioè l’assessore di riferimento Riccardo Ferri che avrebbe dovuto riferire già 15 mesi fa in Consiglio, visto che trattasi di argomento di sua competenza, nell’approvazione di questa delibera risulterebbe assente, come mai lo stesso Assessore nonostante non abbia mai proferito parola non ha organizzato una conferenza stampa aperta a tutti e con la città per dire cosa ne pensa ed il perché non vengono dati i documenti richiesti dai sottoscritti Consiglieri Comunali? Perché lo stesso Assessore non ritiene opportuno presentare alla città, cogliendo l’occasione di un eventuale conferenza o altro, il proprio Casellario Giudiziario, i carichi pendenti e il 335 del Codice di Procedura Penale insieme a tutti i colleghi che compongono la Giunta Comunale? Nella stessa delibera notiamo che l’approvazione è avvenuta dopo circa 15 mesi dal famoso Consiglio Comunale dell’11/10/2018 dove si approvavano un ,secondo noi, forzatissimo se non inesistente interesse pubblico solo facendo riferimento ad una realtà nata nel 1961, con circa 100 soci, che secondo “gli alzatori di mano” avrebbero comunque rappresentato 39.000 abitanti i quali sono ancora in attesa di capire i motivi veri per cui si sta facendo questa operazione commerciale che riguarderebbe una società privata e non tutta la città. Sempre nella delibera approvata a cavallo tra Natale e Capodanno viene poi citata più volte la frase “ a supporto del rilascio del permesso a costruire”, come se chi dovesse istruire la pratica non fosse sicuro e non si sentirebbe garantito da ciò che si appresterebbe a fare, infatti nella girandola di documenti componenti le varie delibere, abbiamo anche notato che il Dirigente Marco di Stefano sulla primissima delibera di Consiglio Comunale, quella del 27/09/2018, mette un parere favorevole limitatamente alla regolarità tecnica senza esprimersi sull’elemento cardine rappresentato dall’interesse pubblico poi, magicamente, in quella dell’11/10/2018 troviamo un “favorevole limitatamente alla realizzabilità tecnica-urbanistica dell’intervento, rimettendo all’organo competente le valutazioni in merito all’interesse pubblico, così come esplicitato nella presente deliberazione”. E quindi che tipo di pareri ha dato questo Dirigente? Che responsabilità si è preso? Noi non lo abbiamo capito oppure facciamo finta di non comprendere infatti, di questo dirigente proprio non ci fidiamo perché, dopo averlo interpellato qualche mese fa su che fine avesse fatto la concessione della cantina, lui ci ha candidamente risposto che era oberato di lavoro e che avrebbe ripreso il percorso per portarla a termine nel momento di più tempo a disposizione (quando avrò più tempo) invece, con la delibera del 27/12/2019, abbiamo scoperto tante “cosette” che si sono mosse, compreso modifiche e cessioni che secondo il fantomatico interesse pubblico e i nostri accessi agli atti avrebbero dovute essere divulgate a tutta la città. Ma come non era tutto fermo e il tempo non c’era? Noi siamo Consiglieri Comunali e la nostra mancanza di fiducia nei confronti di questo Dirigente riguarda la questione inerente il presunto abuso di via Aviatina per il quale non ci sembra vi siano stati interventi sostanziali e per il quale, se non ricordiamo male, lo stesso dirigente crediamo abbia apposto una delle ultime firme per il permesso a costruire, salvo però poi smentire se stesso di fronte a due Consiglieri Comunali, durante un incontro extra comunale, ammettendo che secondo lui andava tutto revocato ma questo, con prove alla mano, lo approfondiremo poi nelle competenti sedi. Sempre sul deliberato del 27/12/2019 altra situazione che ci salta agli occhi riguarda la procedura attivata dal Comune, finalizzata all’esproprio delle aree interessate dall’intervento denominato ”Parco del Candeliere” oggetto già di osservazioni presentate, udite…udite, dalla stessa Cantina sociale e che nonostante quel piano sia fermo da qualche parte a causa del vincolo militare, viene inserito nella delibera in questione come approvazione della cessione gratuita al Comune da parte del proprietario proponente il progetto delle aree da destinare ad ampliamento stradale come da vincolo preordinato ad esproprio ed a standard urbanistici, quando invece Noi crediamo che queste osservazioni debbano ancora essere discusse. Per non parlare della mancanza di allegati che compongono la delibera sul sito del Comune e che riguarderebbero TAV 3 –Planimetria individuazione aree a standard e aree di cessione allegato A convenzione; TAV 3/a-Planimetria Fabbricato oggetto di cessione, che come scritto erroneamente nella delibera di consiglio dell’ 11/10/2019 rappresenterebbe l’implementazione all’interesse pubblico. Poi, visto che si parla prima di comodato subordinato all’entrata in proprietà dopo l’estinzione di vincoli ipotecari o che altro e poi di convenzioni con qualche richiamo che avvicina alla “contrattazione”, qualcuno ci spiegherà dove sono tutti questi documenti e il perché non sono stati allegati . Insomma state certi che noi denunceremo tutto agli organi competenti e sguinzaglieremo chi di dovere alla Regione Lazio per far si che questo Atto non passi di certo così inosservato tra i postumi delle festività e dei festeggiamenti. Buon 2020 a tutti”.

 

Redazione
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