giovedì, Aprile 25, 2024

Iran, non si placa la rabbia popolare contro le autorità dopo l’ammissione del Boeing abbattuto per errore

Altissima tensione a Teheran dopo l’ammissione da parte delle autorità iraniane della responsabilità nell’abbattimento dell’aereo ucraino all’alba di mercoledì. Centinaia di persone si sono riunite a Teheran, presso le università Shahid Beheshti e Allameh Tabataba’i, dove si sono tenute anche cerimonie di commemorazione delle vittime del disastro. Molti manifestanti, riferisce l’Isna, hanno chiesto le dimissioni dei responsabili dell’abbattimento dell’aereo civile. Manifestazioni anche in altre città iraniane, come Mashhad, Rasht, Kashan, Sanandaj e Amol. Le proteste si sono svolte sotto un ampio dispiegamento di forze di sicurezza. A Teheran la polizia antisommossa, i membri dell’élite della Guardia rivoluzionaria in moto e agenti di sicurezza in borghese sono stati inviati in vari punti della città. A piazza Azadi si sarebbero registrati violenti scontri. Alcuni video, non verificati, diffusi sui social, mostrano spari e lanci di lacrimogeni da parte degli agenti. In un atto apparentemente simbolico che rifiuta la propaganda del regime, un altro video che sta diventando mostra agli studenti che si rifiutano di non camminare sulle bandiere statunitensi e israeliane dipinte sul terreno all’Università Shahid Beheshti di Teheran. In alcune clip si possono ascoltare i manifestanti che cantano slogan anti-governativi, tra cui: “Stanno mentendo sul fatto che il nostro nemico è l’America, il nostro nemico è proprio qui”.
Redazione
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