martedì, Marzo 19, 2024

Visita a sorpresa di Vladimir Luxuria nella necropoli etrusca di Cerveteri

Vladimir Luxuria a Cerveteri. Dopo le polemiche esplose durante il concerto di Capodanno a causa della frase pronunciata da Carlo dei Gem Boy, la band che si è esibita insieme a Cristina D’Avena e la presa di posizione del sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, a tal proposito, Vladimir Luxuria approda a Cerveteri. A invitarla nella città etrusca l’assessore alle Politiche culturali Federica Battafarano. “Oggi (domenica ndr) ho passato una meravigliosa giornata con Vladimir Luxuria in visita nella nostra città – ha detto Battafarano – ha voluto vedere il nostro straordinario patrimonio Unesco, la Necropoli Etrusca della Banditaccia e il museo nazionale caerite, che oggi ospita due capolavori assoluti: il vaso e la kylix di Eufronio. È rimasta incantata dalla storia della civiltà Etrusca e da come Cerveteri oggi conserva e valorizza questo patrimonio inestimabile. La ringrazio per essere stata qui, l’ho invitata alla seconda edizione del Festival Etrusco contro il Razzismo e ci verrà quindi a trovare di nuovo. Portando il suo esempio di vita e di umanità. Come dico sempre, si odia ciò che non si conosce. Ancor oggi, purtroppo, ciò che è diverso (e che non si comprende) spaventa e crea pregiudizio. Il tema dei migranti l’ha ampiamente dimostrato, facendoci scrivere alcune tra le più brutte pagine della storia di questa nazione. Ma sono convinta che i valori della fraternità, della tolleranza, del rispetto, della libertà, così ben incisi nella nostra carta costituzionale, siano un faro per tutti coloro che credono ancora in una società più giusta, accogliente libera e inclusiva. Grazie infine a Daniele Medaino per la sua disponibilità, come sempre una guida impeccabile!”. Soddisfatta della visita anche Luxuria: “Una bellissima domenica a Cerveteri alla Necropoli della Banditaccia grazie all’assessore alla cultura Federica Battafarano e alla bravissima guida”.

 

Il commento, a distanza,

del sindaco Alessio Pascucci

Lo spettacolo si chiamava “My name is Silvia” ed era un monologo su Silvia Baraldini, un’attivista politica italiana che stava scontando nelle carceri degli Stati Uniti una condanna spropositata, da moltissimi ritenuta ingiusta. La stessa Silvia Baraldini cantata dai Subsonica e celebrata da Francesco Guccini nella bellissima Canzone per Silvia. My name is Silvia era uno spettacolo apparentemente difficile, per certi versi pericoloso, anche per l’impronta molto forte e partecipata che le stava conferendo l’attrice protagonista. In provincia si percepiva una sorta di timore verso questo monologo. Sembrava quasi che nessuno avesse il coraggio di metterlo in scena. Allora ero alla mia prima esperienza da Consigliere comunale e gestivo la delega al Turismo e allo Spettacolo. Mi sembrò una sfida che la nostra Cerveteri dovesse accettare, ancor più in quei mesi in cui avevamo lavorato senza sosta per ottenere il prestigioso riconoscimento nella Lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Non posso nascondere che molti, nella mia stessa Amministrazione, mi avevano assecondato probabilmente sperando in un flop. E forse anche per questo mi diedero carta bianca. E decisi di ospitare lo spettacolo nella nostra Estate Caerite. Al Parco della Legnara, in una caldissima sera d’estate, c’era il tutto esaurito. Dovetti aggiungere al volo alcune sedie che avevo precedentemente tolto nel timore che rimanessero troppi spazi vuoti. Invece i posti erano tutti occupati. Sul palco protagonista assoluta, c’era Vladimir Luxuria, interprete unica di quello spettacolo straordinario. Ricordo benissimo le persone visibilmente emozionate che alla fine del monologo vennero a ringraziarci. Era stato un successo. Batterci per i diritti e per il rispetto di quel meraviglioso articolo 3 della nostra Costituzione, non è una possibilità: è un dovere. Un dovere di tutte le Comunità e di tutte le Istituzioni. Per questo garriscono dai pennacchi dei nostri edifici comunali le bandiere arcobaleno della Pace; per questo in collaborazione con l’UNICEF abbiamo conferito la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri in attesa di una giusta legge sullo Ius Soli e sullo Ius Culturae; per questo abbiamo istituito il registro delle Unioni Civili molto prima della promulgazione della legge Cirinnà e oggi continuiamo a riconoscere il diritto a entrambi i componenti delle coppie omogenitoriali di sentirsi genitori dei figli del partner. La strada è lunga e richiede un impegno continuo. Un lavoro senza sosta. Un anno esatto fa, il 12 gennaio 2019, i militanti di Casa Pound organizzarono una triste e scomposta manifestazione contro la bandiera della pace sui nostri edifici pubblici. Avevano minacciato di venirla a strappare con la forza. Dalla città e da tutto il centro Italia vennero cittadini liberi a manifestare pacificamente a favore della nostra scelta, di quella bandiera, di quei colori che quel giorno furono per Cerveteri simbolo di speranza. I manifestanti per la pace erano in numero quattro volte superiore agli esagitati neofascisti. E sorridendo e cantando, composero in piazza Aldo Moro un grande simbolo della Pace tenendosi per mano. A un anno di distanza da quella giornata di festa, Vladimir Luxuria è di nuovo in visita nella nostra città. Proprio oggi, proprio in questo anniversario. Non da attrice, questa volta, ma da semplice turista. Nell’anno di Cerveteri Città della Cultura del Lazio, Vladimir è venuta ad ammirare di nuovo la Necropoli della Banditaccia e il nostro sconfinato patrimonio. A lei, a Olimpia e a tutte le persone che devono purtroppo ancora lottare duramente per vedere riconosciuti i propri diritti sanciti dalla Costituzione, dedicheremo questo anno di festeggiamenti. Avendo ben in mente il mandato ricevuto dall’articolo 1 della Convenzione UNESCO: “l’Organizzazione si propone di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza rafforzando, con l’educazione, le scienze e la cultura, la collaborazione tra le nazioni, allo scopo di garantire il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a profitto di tutti, senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione, e che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli.” Il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Non dobbiamo scordarlo mai.

Ps: come Sindaco di Cerveteri Città della Cultura del Lazio 2020 e come Presidente della Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale sono a Parma alla Cerimonia inaugurale per la Capitale Italiana della Cultura 2020. Ci tengo a ringraziare di cuore l’Assessora alle Politiche Culturali Federica Battafarano e il dott. Daniele Medaino per aver fatto gli onori di casa e all’Assessore al Turismo Lorenzo Croci per aver collaborato all’organizzazione della visita.

 

Redazione
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