giovedì, Marzo 28, 2024

Emilia Romagna, appello del presidente dell’Ance: “La prossima amministrazione si occupi di rilanciare le costruzioni”

“Alla prossima amministrazione regionale chiediamo un tavolo complessivo regionale per il sistema delle costruzioni”. Lo dice Stefano Betti, presidente di Ance Emilia Romagna, in vista della prossima tornata elettorale. “I dati regionali – spiega – ci parlano di un timido miglioramento che però non riesce a coprire le gravi perdite, in termini di investimenti che dal 2008 ci ha fatto perdere oltre il 33%”. “Per uscire definitivamente dalla crisi – sottolinea Betti – c’è bisogno di affrontare il tema della messa in sicurezza e della riqualificazione in chiave energetica degli edifici. Il primo ambito su cui gli enti locali possono incidere è quello della messa in sicurezza di territori ed edifici pubblici, con le opere necessarie a contrastare il dissesto idrogeologico che purtroppo coinvolge ancora tutte le nostre aree, dalle pianure alle zone montane passando per le coste, e l’adeguamento di tutti gli edifici scolastici e amministrativi”. “E’ anche necessario – avverte – snellire e semplificare le pratiche burocratiche, in particolare per ridurre i tempi delle pratiche urbanistiche e consentire tempi ‘umani’ tra lo stanziamento delle risorse per gli appalti pubblici e l’avvio dei cantieri”. Il presidente Ance parla, poi, “della rigenerazione urbana sostenibile, vero rinascimento urbano che deve essere supportato da alleanze, azioni e strumenti concreti”. “Occorre che la Regione – dice – prosegua nell’incoraggiarla con strumenti legislativi adeguati e che i Comuni implementino in questo senso i piani urbanistici generali, cioè gli strumenti a loro disposizione per la disciplina urbanistica, mettendoli a regime”. L’ambito delle costruzioni, in Emilia Romagna, ricorda, “riguarda una percentuale molto importante della produzione industriale, dell’occupazione e del pil locale, superiore al 20% se si tiene presente la filiera lunga che esso attiva”. “Coinvolgiamo inoltre circa l’80% dei settori economici e la ricchezza che si genera ricade sul territorio stesso perché qui si trovano la stragrande maggioranza delle imprese e dei loro fornitori”, aggiunge. Betti, infine, ribadisce che “investire e intervenire nelle costruzioni significa città più competitive, efficienti, sostenibili e accessibili, mediante un uso consapevole del territorio e delle risorse, significa attività produttive ed economiche responsabili: è perciò il modo migliore per sostenere tutta l’economia regionale”.
Redazione
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