giovedì, Marzo 28, 2024

La morte itinerante di Caravaggio

Michelangelo Merisi non sarebbe scomparso a Porto Ercole come narrato dagli storici

La morte itinerante di Caravaggio

La tesi del decesso sull’arenile di Palo Laziale è stata rilanciata anche durante il convegno svoltosi in sala Ruspoli, in piazza Santa Maria, a Cerveteri

 

I giorni immediatamente prima dell’incontro ceretano sono stati surriscaldati da polemiche da campanile esplose sull’errata interpretazione del titolo dato al convegno. Polemiche zittite dalla riconferma anche in Sala Ruspoli della tesi documentale del professor Pacelli che Caravaggio sarebbe sbarcato a Palo Laziale, male in arnese ed ivi spirato.  I lavori, moderati dal direttore di Ortica Social, Gianni Palmieri, si sono aperti sul tema centrale: la messa in discussione della tesi della morte del grande pittore a Porto Ercole, rivelando un documento finora sottovalutato. Il professor Aldo Serafinelli, esperto di arte e consulente ad alto livello, ha mostrato attraverso una proiezione, un atto ufficiale nel quale fu scritto che Caravaggio sarebbe morto a Porto Ercole a luglio del 1609, ovvero un anno prima di quanto poi certificato. Si tratterebbe di un errore. La conferma dei tanti dubbi sulla ricostruzione delle ultime ore di vita di Michelangelo Merisi che, secondo i fautori di Porto Ercole, malato e debilitato avrebbe percorso oltre cento chilometri a piedi, sotto il sole estivo, attraversando un litorale all’epoca paludoso. Il professor Serafinelli da oltre mezzo secolo studia la storia di Caravaggio, il suo autorevole parere ha rappresentato il momento più importante del convegno.  Il documento, che è a disposizione di tutti, ha destato sorpresa nella platea e tra gli addetti ai lavori presenti al dibattito. Tutti gli interventi dei relatori hanno illustrato le tante sfaccettature della vita, delle opere e degli ultimi giorni di Caravaggio. Il dottor Crescenzo Paliotta, autore del libro “Da Caravaggio a Rossellini”, ha raccontato come nacquero i dubbi del professor Pacelli che alcuni anni or sono proprio a Ladispoli venne a presentare un suo libro nel quale narrava come avesse rinvenuto nell’archivio segreto Vaticano gli atti che confermano lo sbarco del pittore a Palo. Il giornalista Rai, Ugo Russo, ha rivelato alcune curiosità inedite sul Merisi e ponendo l’accento sul fatto che il pittore vivesse di passioni fino al punto di rovinare la propria vita. La professoressa Luisa Caterina De Caro si è soffermata su un aspetto della pittura di Caravaggio che pochi conoscono, ovvero il fortissimo legame con immagini esoteriche, messaggi occulti, in una sorta di tenebrosa magia che avvolgerebbe le opere dell’artista lombardo. Felicia Caggianelli, direttrice di Tracciati d’Arte ed autrice dell’inchiesta giornalistica che ha aperto un nuovo ‘fronte del dubbio’ su  alcune presunte verità, ha annunciato che il progetto “Sui passi di Caravaggio” scriverà altri capitoli nei prossimi mesi con nuovi appuntamenti e mostre. Il pittore Andrea Cerqua ha spiegato la grandezza di Caravaggio nel mondo dell’arte, le tecniche che lo hanno reso il padre del buio e della luce, illustrando anche la metodologia con cui preparava i colori e le tele. Al tavolo dei relatori anche il pittore Sergio Bonafaccia, che insieme a Felicia Caggianelli e Stefano Martini, ha adornato la sala Ruspoli con splendide copie museali dei più importanti quadri di Caravaggio. L’artista ha spiegato come si è avvicinato alla pittura di Merisi, le difficoltà e le emozioni che regala dipingere un’opera di Caravaggio. Molti gli ospiti autorevoli presenti al convegno, come l’assessore alle attività produttive Francesca Lazzeri che ha portato il saluto del Comune di Ladispoli, annunciando una importante iniziativa su viale Italia, dove le prossime settimane saranno esposti quadri di Caravaggio. Applauditi anche gli interventi del regista Agostino De Angelis che ha declamato alcuni struggenti versi su Caravaggio, il direttore didattico di Ladispoli Riccardo Agresti che ha annunciato un dibattito su Caravaggio in programma alla scuola Melone il prossimo 20 febbraio alla presenza dei pittori Felicia Caggianelli e Sergio Bonafaccia. All’evento ha partecipato anche il maestro Massimo Bacci, direttore dell’orchestra Massimo Freccia, che ha ricordato il profondo legame tra musica e pittura, spronando tutti a proseguire il cammino intrapreso dall’associazione “Sui passi di Caravaggio”. Il giovane scrittore Emanuele Sebastiani, autore del libro “La scatola mortale”, ha portato idealmente il saluto dei giovani di Ladispoli e Cerveteri al convegno, ricordando come le nuove generazioni amino Caravaggio per il suo spirito libero e ribelle.  Un altro particolare importante del convegno di Cerveteri è stata la partecipazione degli artisti locali Anna Tonelli, Andrea Puca e Pietro Sarandrea che hanno esposto le proprie opere interpretative di Caravaggio. Nelle vesti di padroni di casa, il sindaco Pascucci e l’assessore alla cultura Battafarano, hanno ringraziato gli organizzatori dell’evento, sottolineando che Cerveteri è pronta ad affiancare Ladispoli nella battaglia per la rivendicazione dell’ultimo approdo e della morte di Caravaggio sul nostro litorale. Pascucci ha anche annunciato che Cerveteri è pronta ad inserire il progetto “Sui passi di Caravaggio” nella candidatura a “Città d’arte 2021” che invierà a marzo.

 

Redazione
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