giovedì, Marzo 28, 2024

Alitalia, da aprile chiuse due tratte di lungo raggio (Seul e Santiago del Cile)

Alitalia, secondo quanto si apprende, sta pianificando la chiusura da aprile di due tratte di lungo raggio (Seul e Santiago del Cile). Inoltre, nel corso dell’anno, progressivamente è prevista l’uscita dalla flotta, per la scadenza del contratto di leasing, di alcuni aerei: due A330 e un Boeing 777-300 (entrambi di lungo raggio), e qualche aeromobile di medio raggio. Ha preso il via al Terminal 2 di Malpensa, l’aeroporto milanese in provincia di Varese, l’assemblea dei lavoratori di Air Italy. Oltre 250 dipendenti riuniti nella palazzina di Sea per dire che ‘non vogliamo essere liquidati’, come recita uno striscione. “Abbiamo ricevuto 1.500 lettere che debbono diventare 1500 volti e 1.500 famiglie da rispedire al mittente” , spiega Rosario Caciuottolo della Uilt-Uil. “Nessuno di noi in 30 anni – ha aggiunto – ha mai assistito a un’operazione di una tale veemenza e violenza, nessuno di noi se la merita, dobbiamo difendere il nostro Paese, il nostro reddito, il nostro diritto di lavoratori” . “In un minuto ci hanno riservato un torto – ha concluso – e noi vogliamo che ci restituiscano il nostro posto di lavoro e la nostra dignità, ne abbiamo il diritto”. Almeno 200 dipendenti di Air Italy sono riuniti nell’aula magna del dipartimento di Economia del Turismo, all’interno dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, per una nuova assemblea convocata insieme ai sindacati dopo l’avvio della procedura di licenziamento per i 1.450 lavoratori della compagnia aerea, circa mille a Milano Malpensa e il resto in Gallura. Il personale ha già attivato un presidio permanente nell’hangar aziendale adiacente all’aerostazione dal primo giorno in cui gli azionisti hanno deciso la messa in liquidazione in bonis della società. Due le questioni che vengono affrontare nell’assemblea di Olbia: da una parte le richieste da presentare domani ai capi gruppo del Consiglio regionale che riceveranno dipendenti e sigle in occasione della seduta dell’Aula dedicata alla crisi di Air Italy; dall’altra, la fattibilità della trasferta di una delegazione a Roma giovedì 20 quando la ministra De Micheli incontrerà i sindacati e i rappresentanti delle regioni Sardegna e Lombardia.
“Il 25 febbraio Air Italy sarà nostro malgrado la reginetta dello sciopero” e per quell’occasione i dipendenti indosseranno tutti la stessa maglietta acquistata al prezzo di 5 euro. Lo ha detto Rosario Caciuottolo della Uilt-Uil aggiungendo che “al peggio non c’è mai limite e persino in Alitalia sono rimasti a bocca aperta dopo aver sentito il trattamento che ci hanno riservato” . “La politica può intervenire per fare tutto – ha aggiunto – mettendo in campo possibili soluzioni come l’amministrazione straordinaria”. A suo avviso “bisogna azzerare tutto e prendere tempo per trovare uan soluzione alternativa alla liquidazione in bonis”. “Per la mobilità – spiega – servono 75 giorni e l’azienda deve dire come pensa di procedere”. “Gli ammortizzatori sociali – gli fa eco Luigi Liguori della Filt-Cgil – debbono servire per trovare una soluzione di sistema”. “Penso – aggiunge – che qualche spazio pur piccolo si stia aprendo e per questo dobbiamo mettere in campo tutte le pressioni possibili”. I prossimi appuntamenti sono per domani dalle 9 alle 15, con due presidi contemporanei davanti alla Regione Lombardia e alla Regione Sardegna. A Roma il 20 ci sarà a Roma il presidio davanti al Mit in occasione del tavolo al Ministero e i dipendenti da Cagliari “arriveranno in nave passando la notte a bordo”, è stato spiegato. “Nel caso ci fosse una scelta arbitraria dell’azienda – afferma Liguori alludendo ai licenziamenti – interverremo di conseguenza”. Per iI 25 è convocato poi lo sciopero nazionale del trasporto aereo. Un appuntamento – sottolineano i sindacalisti in assemblea – preso prima della crisi di Air Italy. “Dovremo essere in tanti – conclude Caciuottolo – speriamo di essere in 3mila”.
Redazione
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