giovedì, Aprile 25, 2024

Egitto, si è spento a 91 anni l’ex presidente Hosni Mubarak

L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak è morto all’età di 91 anni. A confermarlo la televisione di Stato. Nel darne l’annuncio, l’emittente ricorda che Mubarak era malato da tempo e che aveva subito un intervento chirurgico alcune settimane fa. Secondo quanto riferito dal figlio Alaa Mubarak, l’ex presidente era stato ricoverato in terapia intensiva per un problema di salute circa un mese fa. Il ricovero era stato confermato anche dal suo avvocato. Muore l’uomo che ha guidato l’Egitto per oltre trent’anni e che è sopravvissuto ad almeno sei attentati. A deporlo era stata la Rivoluzione del 25 gennaio del 2011 nell’ambito delle primavere arabe che avevano travolto i governi del Medioriente. Compreso il suo, accusato di corruzione, repressione politica e dei diritti umani, di aver autorizzato la polizia ad agire in modo brutale, di aver portato l’Egitto in una crisi economica di cui ancora oggi il Paese paga le conseguenze. Coinvolti anche i due figli, Alaa e Gamal, assolti sabato dalle accuse di aver manipolato il mercato azionario. Lo stesso Hosni Mubarak verrà assolto nel 2017 dall’accusa di aver ordinato l’uccisione di manifestanti antigovernativi. Condannato, invece, per appropriazione indebita di fondi pubblici. Mubarak gli succede. Viene confermato alla presidenza con il 98 per cento dei voti in un referendum che lo vede unico candidato. La sua leadership verrà confermata in tre referendum successivi e senza opposizione nel 1987, 1993 e 1999. Le prime elezioni pluripartitiche sono del 2005, ma anche in questo caso Mubarak stravince. Succeduto a Sadat, promette di mantenere gli accordi di Camp David, ma sotto la sua presidenza si ammorbidiscono i rapporti con Israele. Sotto il suo dominio, l’Egitto diventa un alleato chiave degli Stati Uniti nella regione, ricevendo 1,3 miliardi di dollari all’anno in aiuti militari statunitensi fino al 2011. Sotto la sua leadership, porta l’Egitto ad avere un ruolo chiave nella mediazione tra israeliani e palestinesi per un accordo di pace. Mubarak avvicina l’Egitto anche all’Arabia Saudita, rafforzando così il fronte arabo contro il potere crescente dell’Iran dell’Ayatollah Khomeini. L’ex presidente fa sì che l’Egitto venga riammesso nella Lega Araba, dalla quale era stato espulso nel 1979. Il quartier generale dell’organizzazione panaraba torna alla sua sede originale sulle rive del Nilo. L’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq nel 1991 rappresenta un duro colpo per Mubarak, che aveva ricevuto da Saddam Hussein la promessa che non ci sarebbe stata un’azione militare. Nel 2003 l’ex raìs contesta la decisione degli Stati Uniti di invadere l’Iraq, affermando che l’azione avrebbe portato alla creazione di ”100 Bin Laden”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli