giovedì, Marzo 28, 2024

Coronavirus, l’allarme del governatore Zaia: “Quello del Veneto è un bollettino di guerra”

“Quello del Veneto è un bollettino di guerra. Non avrei mai pensato che ogni giorno un amministratore dovesse leggere il numero dei morti: 115 morti non sono i morti di una semplice influenza, questi cittadini se non fossero stati contagiati dal coronavirus, non sarebbero in questa lista e a me poco importa fare le differenza tra ”con coronavirus, o ‘da’ coronavirus”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa nella sede della Protezione Civile a Marghera.  “Il 15 aprile – ha detto ancora – è la data in cui i modelli matematici ci danno il picco massimo di stress della sanità del veneto. E’ il massimo della turbolenza, quella per cui, se fossimo in volo molti passeggeri inizierebbero a temere seriamente di precipitare. Se i veneti non si mettono in testa di restare a casa a fine mese andremo in overbooking con le terapie intensive”. “Ho parlato anche questa mattina con il ministro Speranza e io spero veramente che si adottino misure più restrittive rispetto ai passeggi, abbiamo delle foto – spiega il governatore – da cui si vede che le situazioni non sono assolutamente in linea con il tema del restare a casa, di aver prudenza”. “Ordinanze rispetto ai passeggi, alle corse. Mi spiace, perché so cosa significhi non poter uscire, ma è pur vero che l’alternativa è la terapia intensiva, i ricoveri e i contagi. Spero inoltre che il Governo si decida a chiudere quei pochi negozi rimasti aperti la domenica, se non il sabato pomeriggio come in Germania”.
“Questa non è la volontà di prevaricare o limitare la libertà dei cittadini – ha sottolineato Zaia -. Io ho una visione molto liberista per cui penso che i cittadini debbano essere artefici della loro vita, però è pur vero che in questo momento l’amministratore viene chiamato a fare delle scelte per la comunità che vanno al di sopra delle singole individualità, delle singole libertà, perché oggi c’è una libertà più importante, quella alla salute, che dobbiamo tutelare anche con modalità restrittive”, ha spiegato Zaia.
Redazione
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