giovedì, Aprile 25, 2024

Emergenza coronavirus, garantiti i pagamenti delle pensioni negli Uffici Postali

“Pur nell’emergenza e con le vigenti restrizioni, il pagamento delle pensioni sta avvenendo in modo regolare. Lo scaglionamento in ordine alfabetico funziona. Grazie a tutte le lavoratrici e i lavoratori che, in sicurezza, consentono l’operatività di migliaia di uffici postali”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Napoli, folla alle Poste per ritirare la pensione. Lo segnala Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalità di Napoli, che su Fb ha pubblicato delle foto in cui si vedono persone in fila, davanti all’ufficio di corso Amedeo di Savoia, in attesa delle pensioni. “Poste italiane – scrive – chiude in città decine di sportelli e queste sono le conseguenze”. All’esterno la Polizia Locale sta controllando la fila e distribuendo i numeri per poter entrare. “Sono in due – dice al telefono – uno controlla la fila e consegna i numeri, l’altro si accerta che entrino in base al turno”. Altri due uffici della terza Municipalità sono chiusi. “Quello aperto, in corso Amedeo di Savoia, sta lavorando con 3 impiegati su 6 – afferma – quindi entrano in 3 alla volta. Pure questo è un problema”. Malgrado davanti all’ufficio ci sia spazio, spiega, “la gente è tanta”. “Sono soprattutto anziani, i più fragili”. “Capisco le esigenze delle Poste – conclude – ma almeno nei giorni di ritiro bisognava rimanere aperti”. Non tarda la replica di Poste Italiane. A Napoli sono aperti 55 uffici postali su 66 e per il ritiro dei contanti sono disponibili in città 82 Atm. Per tutelare la salute di tutti, le modalità di accesso agli uffici postali sono regolate, aggiunge Poste, da “rigorose e specifiche norme comportamentali, pensate per garantire che le operazioni si possano svolgere nella massima sicurezza tanto per utenti che per i lavoratori”. A Pescia arriva la protezione civile – Ci sono voluti i volontari della protezione civile per regolare i flussi di anziani in fila per ricevere la pensione davanti all’unico ufficio postale rimasto aperto a Pescia (Pistoia). Una situazione che non è piaciuta al sindaco Oreste Giurlani, verso cui tanti hanno manifestato “il proprio disagio per una situazione poco rispettosa della loro condizione legata all’età”. “Non è corretto – dice Giurlani – far stare ore dei pensionati in coda al freddo. Ieri a qualcuno è stata anche sbattuta la porta in faccia alle 13.30, senza tenere conto della fila fatta fino ad allora”. Per il sindaco “i vertici nazionali della struttura dovrebbero valutare meglio la ricaduta delle loro scelte, perché non tutti hanno l’accredito in banca o le carte prepagate e dobbiamo pensare proprio agli anziani, in via prioritaria”.
Redazione
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