sabato, Aprile 20, 2024

Emergenza coronavirus, la situazione in Italia del 6 aprile: decessi in aumento (636) per un totale di 16.500, i contagiati a quota 132.547 e i guariti sono 22.837

Sono più di 16.500 i morti in Italia nella crisi Coronavirus. Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore ci sono state altre 636 vittime (111 in più rispetto ai 525 di ieri, il numero più basso dal 19 marzo), per un totale di 16.523 decessi dall’inizio dell’emergenza. I guariti sono 22.837 (+1022). I casi attualmente positivi sono 9.3187 (+1941). Le persone in isolamento domiciliare sono 60.313. I pazienti ricoverati sono 28.976, appena 27 in più rispetto a ieri. Ma tra le notizie positive del giorno vi è ancora quella relativa alla terapia intensiva dove si trovano 3898 persone, 79 in meno di ieri. Il calo è arrivato al terzo giorno consecutivo. In tutto sono stati eseguiti 721.732 tamponi. I casi totali di Coronavirus dall’inizio dell’emergenza sono 132.547. “Siamo arrivati a oltre 107 milioni di euro di donazioni sul conto della protezione civile. Rispetto a ieri abbiamo speso sei milioni in più e finora in totale sono stati impiegati oltre 19 milioni di euro per l’acquisto di dpi e ventilatori”, ha detto il capo dipartimento Angelo Borrelli completando la lettura dei dati. “Credo che questo virus sia un nemico invisibile che ci ha colpito tutti quanti all’improvviso. E’ stato un periodo nel quale non siamo riusciti anche a livello medico a verificare, a contenere e ad adottare misure che poi sono state perfezionate, si è trattato di un lavoro immane da parte dei medici della Lombardia. Sono convinto che meglio di questo non si potesse fare. I medici della Lombardia hanno fatto tutto quello che era nella loro conscenza e nelle loro disponibilità con gli strumenti disponibili”, dice Borrelli rispondendo ad una domanda relativa ad eventuali errori e collegata all’analisi compiuta dai medici della Lombardia. Capitolo ‘fase 2′: “Il comitato tecnico-scientifico sta facendo le sue valutazioni, poi toccherà al decisore politico, al Consiglio dei ministri, decidere poi la data e le modalità con cui si esplicherà la fase 2”, dice Borrelli. “E’ evidente che la decisione sarà presa quando ci sarà anche un quadro definito da un punto di vista tecnico-scientifico. Io non faccio parte del comitato che, credo, darà per tempo le indicazioni al presidente del Consiglio. Non penso che si arriverà all’ultimo momento”, aggiunge Borrelli facendo riferimento alla data del 13 aprile, fino a quando sono state prorogate le misure. “Sul tema delle bombole d’ossigeno, abbiamo ricevuto una richiesta dai colleghi della regione Lombardia che avevano evidenziato una criticità, ci eravamo mossi per fare una call al Meccanismo europeo della Protezione Civile, per acquisirle sul mercato. Al momento si stanno valutando una serie di iniziative, c’è un tavolo tecnico al ministero della Salute, per ovviare a questa carenza che è stata gestita molto bene dalla Lombardia”, dice Borrelli, evidenziando che il calo dei ricoveri porterà ”un beneficio” in questo ambito. Sono oltre 9mila i morti in Lombardia dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Secondo quanto reso noto dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera, nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 297 morti per un totale di 9202 decessi dall’inizio dell’emergenza. Si sono inoltre registrati altri 1089 casi di persone risultate positive, per un totale di 51.534. Sono 11.914 i ricoverati con sintomi e 1343 quelli in terapia intensiva (+26). In totale sono stati eseguiti 154.989 tamponi. La provincia di Milano tocca 11.538 contagi (+308), rialzi a tre cifre anche per la città di Milano (4.645, +112) e per quattro province: Brescia, Monza, Bergamo e Varese.
Redazione
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