giovedì, Marzo 28, 2024

Coronavirus, negli Usa il consigliere economico del presidente Trump aveva avvertito alla fine di gennaio che la pandemia sarebbe arrivata nel Paese causando mezzo milione di vittime e perdite per 6mila miliardi di dollari

Alla fine di gennaio, quando si incominciò a capire la portata dell’epidemia del nuovo coronavirus in Cina, il consigliere economico di Donald Trump fece circolare alla Casa Bianca un memo in cui avvisava del rischio che l’epidemia, una volta raggiunti gli Stati Uniti, potesse provocare mezzo milione di vittime e perdite per 6mila miliardi di dollari. E’ quanto rivela Axios che ha ottenuto una copia del memo dell’economista americano datato 29 gennaio ed indirizzato al Consiglio Nazionale di Sicurezza. Il sito rivela che l’economista alla fine di febbraio, esattamente il 23 febbraio, scrisse un secondo memo, questa volta indirizzato direttamente al presidente, dai toni ancora più allarmisti in cui stimava che fino a due milioni di americani sarebbero potuti morire a causa del virus e 100 milioni rimanere infettati. I due memo sono stati fatti circolare all’interno della Casa Bianca ed inviati a diverse agenzie. Nel primo memo si chiedeva che si imponesse “un immediato divieto di viaggi con la Cina”, misura poi adottata da Trump, e si raccomandava di avviare subito negoziati con il Congresso per azioni di sostegno all’economia. “Questo non è il momento di fare economie o trattative prolungate con Capitol Hill”, recita il documento.
Redazione
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