giovedì, Marzo 28, 2024

“EMERGENZA COVID-19, SIAMO UNA GRANDE NAZIONE. E LO STIAMO DIMOSTRANDO”

Sarà una Pasqua diversa per tutti, perché non potremo condividerla con molte delle persone che vorremmo. Non soltanto: a questo disagio si sommeranno le preoccupazioni e le difficoltà economiche legate all’interruzione di tante attività lavorative. Oggi è la domenica di Pasqua. Ieri, sabato, gli uffici comunali erano chiusi. Per i dipendenti era un giorno di riposo. Eppure alcuni di loro erano qui o lavoravano dalla propria postazione già dalle 7:30: il dirigente Antonio Lavorato, i dipendenti Fabio Cerqua, Laura Befera, Isabella Massicci, Rosanna Sorace, Susanna Ferreccio, Giorgia Medori, Ilaria Facchinelli, Renzo Mecozzi, il mio ufficio staff William Tosoni, Stefano Pittei e Luca Paolangeli, il vicesindaco Francesca Cennerilli, gli assessori Elena Gubetti e Lorenzo Croci, la delegata Arianna Mensurati, i volontari Chiara De Vincenzo, Federico Canfora, Emma Mitsch, la Comandante della Polizia Locale Cinzia Luchetti (e tutti gli agenti), l’infaticabile responsabile della Protezione Civile Renato Bisegni (e tutti i volontari del gruppo comunale) accanto ai volontari delle Guardie Ecozoofile, dell’AS.SO.VO.CE. e della Croce Rossa Italiana, la cooperativa Solidarietà. Ieri erano tutti al lavoro, senza sosta da una settimana, trascurando probabilmente impegni personali e fuori dall’orario di servizio. Erano qui perché sappiamo che riuscire a consegnare i buoni spesa il sabato che precede la Pasqua ad altre famiglie significa garantire loro una Pasqua migliore. Purtroppo eravamo già consapevoli che saremmo riusciti a completare il lavoro entro ieri sera, perché alcuni utenti non hanno ancora inviato l’integrazione; ma abbiamo fatto veramente di tutto per fare il maggior numero di consegne possibile. So che le persone che ho nominato prima sono qui con spirito di servizio, perché credono sia la cosa giusta da fare anche rispondendo alla chiamata della responsabilità che ha fatto la settimana scorsa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Però ci tengo a ringraziarli personalmente con tutto il cuore. Non erano tenuti a farlo. Ma soltanto così, facendo ciascuno di noi un pezzetto di strada, possiamo farcela e provare a non lasciare indietro nessuno.

Alessio Pascucci

Redazione
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