giovedì, Aprile 25, 2024

Sport, Santori (Lega): “Ok il calcio professionista, ma che fine faranno migliaia di associazione sportive?”

“E’ ormai un problema evidente che sta emergendo con tutta la sua forza : il covid-19 spazzerà via migliaia di associazioni e società sportive. Ne parleremo in diretta domani, martedì 28 aprile 2020, alle ore 15 sul canale facebook @fabriziosantoriofficalpage nella trasmissione l’Italia che non Molla, per tentare di suggerire della soluzioni al Governo per evitare un disastro annunciato” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega Lazio che avrà come ospiti i giornalisti sportivi Roberta Pedrelli, Cinzia Santangeli, Dario De Fenu, il presidente della società Petriana Basket Maurizio Zoffoli, il presidente di Assotutela e presidente dell’As Roma Calcio a 8, Michel Emi Maritato, il primario di medicina dello Sport Pino Capua e il senatore della Lega Claudio Barbaro, membro della commissione Sport e presidente nazionale di Asi. “Così mentre palestre e piscine, centri sportivi e tanti altri che sono stati costretti a chiudere perdono iscritti e incassi, attuali e potenziali, alcuni autorevoli studi fanno una stima del calo dei consumi complessivo per il 2020 determinato dalle misure di contenimento nell’ ipotesi di una riapertura dell’ Italia a inizio ottobre che ammonterebbe ad una minore spesa delle famiglie pari a 8,2 miliardi di euro. Secondo le stime del Coni , lo sport in Italia vale 1,7 per cento del Pil, vale a dire 30 miliardi di euro: un valore che raddoppia a 60 miliardi se si considera anche l’ indotto, un mercato che rappresenta il 5,3% dell’ economia globale. Come mostrano alcuni dati diffusi, dopo solo due settimane dall’inizio dell’emergenza, l’ industria dello sport ha subìto un calo di attività del 35% a livello nazionale, calcolata al 7 aprile. I centri sportivi sono ormai chiusi da due mesi e vivono un drammatico momento, anche nella considerazione del fatto che stiamo parlando dei mesi in cui notoriamente si pratica maggiore attività sportiva. Si contano già 100 mila associazioni dilettantistiche sparse sul territorio nazionale che lamentano una forte crisi provocata dal fatto che 12 milioni di tesserati non praticano più attività sportiva come prima dell’ esplosione della pandemia. Una perdita significativa per il settore, con un milione di persone, quasi tutti precari, rimasti da un giorno all’ altro senza reddito. Secondo la previsione fornita da alcune confederazioni sportive saranno almeno 30 mila tra associazioni e società sportive dilettantistiche costrette a sciogliersi nei prossimi mesi. Una tendenza che avrà pesanti ripercussioni anche sul mercato immobiliare , visto che uffici, palestre, piscine e altre strutture non genereranno redditi per il locatario” conclude Fabrizio Santori.

Redazione
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