martedì, Aprile 16, 2024

Raduno di gilet arancioni al parco di via Firenze: scoppia il caos

Sul posto gli uomini della polizia locale con il comandante Sergio Blasi

Raduno di gilet arancioni al parco

di via Firenze: scoppia il caos

 

Caos sabato pomeriggio ai giardini di via Firenze. Un gruppo di persone si erano riunite, a quanto pare, per dare vita a una riunione dei gilet arancioni. Sul posto si sono subito portati gli agenti della Polizia locale con il comandante della municipale, Sergio Blasi che in borghese ha chiesto le generalità dei presenti. Subito la situazione si è “infiammata” con il comandante della municipale che si è lasciato andare con parole forti, riprese in un video subito diventato virale sui social. Alcuni dei presenti hanno risposto al comandante di essere a debita distanza e di indossare le mascherine. Il comandante è andato su di giri e ha chiamato i Carabinieri per chiedere supporto: “C’ho un deficiente che m’ha radunato cinquanta persone qui a via Firenze, siccome sta facendo lo st…. voglio verbalizzare tutti”, si sente nell’audio. I presenti sono stati sanzionati per assembramento e alcuni di loro per lo spostamento senza un valido motivo (risultavano residenti a Roma). Il comandante della municipale Sergio Blasi, come riporta il messaggero, ha annunciato che spedirà una relazione alla Procura e un’altra in Prefettura “perché si sono presentati come movimento politico quindi anche per una semplice assemblea avrebbero dovuto ottenere l’autorizzazione”. Secondo quanto riferito sempre dal comandante Blasi, molti dei presenti hanno fatto riferimento al generale Pappalardo scrivendo su facebook di essere presenti al raduno. Motivo per il quale saranno multati. E a commentare quanto accaduto sabato pomeriggio ai giardini di via Firenze è stato anche il generale Pappalardo tramite i suoi canali social: “Giuseppe Pino, vicepresidente dei gilet arancioni, rispettoso delle leggi anche se abusive, in una riunione tra militanti in un parco pubblico mantenendo le distanze necessarie e con le mascherine, insultato e offeso dal comandante dei vigili di Ladispoli”. E Pappalardo scrive ancora: “Seguiranno le denunce alla Procura della Repubblica”.

 

La versione di Blasi

“Ci era stata segnalata la presenza di gente nei giardini di via Firenze e siamo andati a verificare – ha detto il comandante Blasi – Effettivamente era in corso una riunione che nessuno aveva autorizzato. Permesso mai richiesto e anzi, quando è stato chiesto cosa facessero hanno risposto di essersi ritrovati lì fra amici, incontrandosi casualmente mentre erano a passeggio. Qualcuno si è allontanato poi sono arrivati i carabinieri del maresciallo Polizzi per passare all’identificazione di tutti. Si è scoperto che la persona con cui ho discusso è venuta da Roma in auto e quindi senza giustificato motivo. Erano “gilet arancioni” che avevano organizzato una riunione politica. Nulla da obiettare in qualsiasi altro momento storico, ma ieri non era consentita”. Da qui il battibecco e l’identificazione: “Io mi sono identificato e ho chiesto i documenti per poter verificare la corrispondenza. A quel punto ho chiamato l’Arma non potendo farlo per via informatica e poi, vedendo che la questione andava avanti, ho invitato la persona a seguirmi al Comando” la conclusione del comandante Blasi.

Redazione
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