venerdì, Aprile 26, 2024

Russo (Uce): “Più che un Decreto rilancio e un Decreto Depressione”

Alessio Russo rappresentante della U.C.E. UNIONE COMMERCIANTI ESERCENTI (Federazione Nazionale finalizzata alla difesa, rappresentanza, assistenza e tutela di quanti svolgano attività di commercio anche nei pubblici esercizi.) “tra una risata e un piantarello il governo italiano ha presentato tutta una serie di provvedimenti che aumenteranno i problemi anziché risolverli. Una lenzuolata di mancette clientelari da far inorridire. Non si rinuncia alla regolarizzazione degli immigrati clandestini. Non si comprende perché i destinatari del reddito di cittadinanza non si mandino nei campi o gli venga tolto il reddito. Si continua a non far arrivare un euro subito continuando con i crediti di imposta che agli imprenditori, che sono senza soldi e che non potranno proseguire con la loro impresa, non serviranno a nulla. Non un progetto di vero rilancio. Non hanno percepito che il nostro paese deve essere rivoltato nel profondo. Tanti soldi buttati senza comprendere che stiamo spendendo le nostre ultime risorse. Nulla sulla riduzione della spesa pubblica improduttiva. Nulla sul tema burocrazia salvo alimentarla anche con questo decreto. Non comprendono che il nostro è un paese che affoga tra leggi, norme, protocolli che non vengono prodotti dalla “BUROCRAZIA” ma dai nostri parlamentari che non sanno scrivere le leggi. Che assumendo i loro collaboratori tra amici, sostenitori, troniste non hanno l’aiuto che avrebbero potuto avere assumendo personale qualificato. Esperti legislativi alla camera o al senato che o non vengono ascoltati o sono stati assunti anche loro tra i personaggi dell’avanspettacolo. Dio salvi l’Italia”.

Domenico Pecorelli consigliere della U.C.E. UNIONE COMMERCIANTI ESERCENTI evidenzia alcuni punti: • Per salvare il comparto del turismo, non è attraverso il bonus vacanze che si incentiva la ripresa; bensì con regole serie e semplici; la Germania, sta già pensando, se non lo ha già fatto, di concludere un protocollo di intesa con Austria etc., escludendo Italia e Spagna dalle mete per le vacanze. • L’Imprenditore, non può accollarsi la responsabilità penale e pagare un premio Inail nella sostanza più alto, se un dipendente risulta positivo al Covid 19; per un semplice motivo, come fa a dimostrare se l’infezione si è manifestata all’interno dell’Azienda e/o in altre realtà? • I mie nonni, che non erano Economisti come il sottoscritto, ma saggi CONTADINI, dicevano che i debiti non si pagano con altri debiti, ma con il guadagno e con il risparmio. Quindi i 25,000 e gli altri prestiti più o meno garantiti dallo Stato, non servono a niente; gli Imprenditori hanno bisogno di regole semplici e non di romanzi.

Redazione
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