giovedì, Aprile 25, 2024

“Una nuova economia che crei sviluppoe sia rispettosa dei nostri ambienti”

Archeologia e ambiente per il litorale, il Comitato: “Un modello turistico per tutto l’anno”

“È fondamentale in questa fase ripensare a un nuovo e più intelligente modello di sviluppo economico di questo tratto di mare laziale. Una nuova economia che crei sviluppo stabile e sia più rispettosa dei nostri ambienti di vita e dell’ecosistema di cui noi esseri umani siamo solo una piccola parte”. È l’appello lanciato da Maria Carla Mignucci, del Comitato promotore Sistema Archeo Ambientale Integrato Fiumicino Ostia, al presidente della Regione Lazio Zingaretti e, più in generale, a istituzioni, associazioni, sindacati e imprenditori per ragionare su un nuovo approccio al settore, a seguito dell’emergenza sanitaria da coronavirus che ha stravolto abitudini e concezioni del vivere in collettività. “Riteniamo che sia proprio il turismo il settore su cui puntare – si legge in una nota – capace di sprigionare la maggior fantasia innovativa. Ma non deve essere un turismo stagionale e di prossimità, come stato finora, piuttosto un turismo che duri tutto l’anno, una proposta che soddisfi sia il ‘mordi e fuggi’, ma anche il più redditizio e più esigente turismo ‘lento’. Un nuovo modello di turismo – scrive sempre Mignucci – che punti all’integrazione fra tutte le proposte e gli attrattori del nostro territorio: il mare, l’archeologia, le aree protette, l’agro romano, che in queste zone è rimasto ancora intatto e su cui idee e iniziative stanno emergendo per valorizzarlo. E che punti a trattenere più tempo possibile i turisti in loco, con maggiori possibilità di crescita economica e posti di lavori nei settori della ricezione, ristorazione e commercio”. Il Comitato propone anche il modo con cui centrare gli obiettivi, con “la collaborazione ed è questo l’invito che facciamo al presidente Zingaretti – dice Mignucci – tra gli operatori economici e le tante istituzioni pubbliche coinvolte: amministrazioni regionali, comunali e metropolitane, autorità di bacino e portuali, riserva statale del litorale, soprintendenze e parchi archeologici, non dimenticando il pieno coinvolgimento del mondo del lavoro, dei sindacati e dell’associazionismo: in una parola con il pieno protagonismo dei territori e delle comunità capaci di decidere sul proprio futuro”, conclude l’esponente del Comitato promotore.

Redazione
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