giovedì, Aprile 25, 2024

Turismo, per questa estate previste perdite sanguinose

AGI intervista anche il gestore del Sunbay a Civitavecchia

 

 

(AGI) – “Avremo perdite di centinaia di migliaia di euro quest’anno, con una riduzione ottimistica di oltre il 50% del fatturato”. Lo ha detto all’AGI Roberto La Spisa, gestore dell’hotel ‘Mercure Civitavecchia Sunbay Park’ e di altre sei attività, quattro alberghi e due stabilimenti balneari, tra Civitavecchia, Porto Santo Stefano e Torgiano. “Oltre al ‘Sunbay Park hotel’, gestisciamo anche il ‘Baia del Sole’, il residence ‘Sunbay’ e gli stabilimenti ‘Le Palme’ e ‘La Scogliera’. Piano piano stiamo riaprendo tutto, al contrario di molti altri hotel, da stime ufficiali infatti emerge che il 60% dei colleghi ha deciso di rimanere chiuso”. Questo perché la richiesta di camere, anche se ci si avvicina alla stagione estiva, è bassa. “Su Civitavecchia lavoriamo con le aziende che arrivano sul territorio per lavoro. – ha spiegato l’imprenditore – Le richieste di camere per soggiorni turistici sono praticamente azzerate. Basti pensare che nel wekeend di Pasqua abbiamo perso 80 mila euro”. Le cose, purtroppo, non vanno meglio a Porto Santo Stefano, da sempre località frequentata dai ragazzi di “Roma nord”. “Al ‘Mercure’ al momento abbiamo avuto il 50% degli introiti rispetto all’anno scorso e solo il sabato, per il resto della settimana il nulla”, spiega La Spisa che annuncia: “A Torgiano, vicino Perugia, resteremo chiusi al momento. Forse riapriremo a luglio”. Difficoltà anche per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, al momento deserti. “Stiamo rispettando in maniera scrupolosa le norme del ministero e abbiamo ridotto sia lettini sia ombrelloni sulla spiaggia. – ha detto all’AGI La Spisa – Parliamo di 200 ombrelloni odierni contro 350/360 dell’anno precedente. E anche i costi sono aumentati, basta pensare al dispenser per il gel igienizzante”. Anche qui si prevedono perdite pesanti. “Perderemo anche qui diverse migliaia di euro, ottimisticamente pensiamo al 50% rispetto all’anno precedente”, ha spiegato l’imprenditore. E, sulla possibile ripresa post-Pandemia da coronavirus, La Spisa è cauto. “Non arrivano telefonate e nemmeno prenotazioni online, questi sono i fatti. – ha detto l’albergatore – Una ripresa sarà possibile ma ci vorrà un po’ di tempo. Torneremo agli incassi precedenti non prima del 2022”. L’ultima frase di La Spisa è un invito al turismo: “Siamo aperti, attivi e in piena funzionalità. Veniteci a trovare, nonostante le difficoltà”.

Redazione
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