sabato, Aprile 27, 2024

Caso Vannini, spunta una nuova intercettazione tra i Ciontoli

Durante la trasmissione Quarto Grado andata in onda parte dell’intercettazione alla caserma dei Carabinieri

“Glielo avevi detto che l’ogiva ti sembrava una ciste?”. E’ la domanda che Federico Ciontoli rivolge al padre. E’ il pomeriggio del 18 maggio 2015. Poche ore prima Marco Vannini, il giovane di Cerveteri, è morto a causa del colpo di pistola sparato a casa della famiglia Ciontoli a Ladispoli. Il capofamiglia, Antonio Ciontoli, i suoi due figli Federico e Martina e la fidanzata di Federico, Viola Giorgini sono alla caserma dei carabinieri di Civitavecchia. Proprio in quel corridoio, Federico Ciontoli viene intercettato mentre chiede al padre “glielo avevi detto che l’ogiva sembrava una ciste?”. Sul servizio di quarto grado i riflettori vengono puntati proprio sulla presenza dell’ogiva nel corpo di Marco. Tutti in quella casa hanno sempre negato di aver capito che il colpo fosse rimasto nel corpo del ragazzo. Ma nelle stesse intercettazioni, mostrate su Rai 4 Federico parla dell’ogiva dicendo che sembrava una ciste. Poco più tardi anche la sorella, Martina Ciontoli, racconta la stessa scena del fratello e usa la parola “ciste”. Ma sempre Martina sia durante gli interrogatori che durante il processo ha sempre negato di aver visto il colpo e di aver saputo determinate cose dall’allora comandante della stazione dei Carabinieri di Ladispoli, Roberto Izzo, che però nega di averlo fatto.

Redazione
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