venerdì, Aprile 19, 2024

Usa, un altro afroamericano ucciso ad Atlanta: esplode la rabbia: 36 persone arrestate

In una spirale di sangue che sembra non finire mai, la polizia ha ucciso un altro afroamericano, stavolta ad Atlanta, dove è scoppiata la rabbia. Il ristorante della catena Wendy’s di Atlanta, fuori dal quale l’afroamericano Rayshard Brooks, 27 anni, è stato colpito e ucciso dalla polizia, è stato dato alla fiamme. Almeno 36 persone sono state arrestate. Gli agenti hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti e chiuso la strada interstatale che portava al ristorante Wendy’s che poi è stato dato alle fiamme. I manifestanti hanno infranto i vetri delle finestre e lanciato fuochi d’artificio all’interno del locale. Sono circa 1.000 le persone che si trovano nei dintorni di Wendy’s, ma all’interno del ristorante non c’è nessuno. In piazza da giorni per George Floyd, l’America si ritrova così di fronte a un nuovo incidente destinato a scuotere le coscienze e sollevare ulteriori polemiche contro le forze dell’ordine. I contorni di quanto accaduto in Georgia sono ancora tutti da definire: le ricostruzioni iniziali non chiariscono i fatti, anzi gettano nuova benzina sul fuoco delle proteste anti-razziste. Rayshard Brooks  stava dormendo nella sua auto in un parcheggio di uno dei ristoranti della catena Wendy’s quando la polizia è arrivata sul posto. Dopo essere risultato positivo al test alcolico, Brooks si è ribellato all’arresto da parte degli agenti. A nulla è valso il tentativo di usare il taser: l’uomo è riuscito a divincolarsi dalla presa e mentre scappava è stato colpito alla schiena da tre colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia. Nonostante l’immediato trasporto in ospedale e l’intervento chirurgico, Brooks è morto. Sul luogo dell’incidente, dopo i video diffusi dai testimoni che hanno fatto il giro del web, si sono radunate decine di persone per chiedere giustizia. Si è dimesso il capo della polizia della città. Sospeso l’agente che ha sparato.  “Dormiva in auto e invece di aiutarlo l’hanno ucciso”, hanno protestato i manifestanti. Le indagini per chiarire l’accaduto sono in corso. I due agenti intervenuti contro Brooks sono stati al momento sospesi in attesa dell’esito dell’indagine. Le associazioni per i diritti civili chiedono la rimozione del capo della polizia di Atlanta Erika Shields, ritenuta fino a poco fa uno dei volti ‘positivi’ delle forze dell’ordine dopo essere scesa in piazza a dialogare con manifestanti per Floyd. Secondo la polizia, un esame attento dei video ottenuti mostra come Brooks sia stato colpito mentre si allontanava dopo aver strappato il taser agli agenti. Ma la spiegazione difficilmente riuscirà a stemperare le polemiche, anche alla luce del nuovo filmato emerso riguardo a un incidente in South Carolina lo scorso novembre. Anche in questo caso si tratta di un afroamericano: il 28enne Araine Lamont McCree era all’esterno di un grande magazzino Walmart, ammanettato per presunto taccheggio quando è stato ucciso. Decine di persone si sono radunate pacificamente nel luogo dell’incidente cantando ‘no justice, no peace’. Spunta  un nuovo video shock di un altro afroamericano ucciso dalla polizia. Il caso risale allo scorso novembre in South Carolina. Il video mostra il 28enne Araine Lamont McCree all’esterno di un grande magazzino Walmart, ammanettato per presunto taccheggio quando è stato ucciso. Secondo le ricostruzioni iniziali riportate dal quotidiano locale Post and Courier, gli agenti avevano aperto il fuoco per autodifesa e in seguito al fatto che McCree era in possesso di una pistola e l’aveva puntata contro i poliziotti.
Redazione
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