giovedì, Aprile 25, 2024

Fase 3, forte irritazione del presidente dell’Inps, Paquale Tridico per i ritardi sulla Cassa integrazione. Oltre 150mila lavoratori sono ancora in attesa

“Fortemente insoddisfatto” per i ritardi sulla Cassa integrazione, con 150mila lavoratori che ancora attendono. Il premier Giuseppe Conte ha convocato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico per manifestargli tutta l’insoddisfazione per numeri che vedono “troppi italiani ancora in attesa, una situazione inaccettabile”, le parole del presidente del Consiglio. Grande nervosismo nel premier per i ritardi. Un confronto, dunque, indispensabile. Anche se viene assicurato come Conte si sia detto anche consapevole “del lavoro straordinario” messo in piedi dall’Inps, alle prese, però, con un sistema -quello della Cig- che non era pronto a fronteggiare un’onda d’urto così forte, quella innescata dallo tsunami del Covid, un sistema destinato ad incepparsi alle prese con numeri mastodontici, inattesi. Adesso bisogna “monitorare e vigilare” – la raccomandazione di Conte a Tridico, a cui il premier ha confermato la fiducia – sul nuovo meccanismo introdotto col dl rilancio, che ha tolto di mezzo il controllo regionale, prevedendo l’anticipo del 40% da parte dello Stato su una previsione del mese entrante: col conguaglio verranno poi pagate le ore effettive. “Stare in guardia sui numeri”, l’esortazione del presidente del Consiglio al numero 1 dell’Inps -dopo ben 2 ore di confronto-, perché nuovi ritardi non sarebbero concepibili. “Il presidente Conte ha voluto sapere tutto sulla Cassa integrazione, abbiamo fatto una analisi dettagliata sui numeri e sulle articolazioni della Cassa integrazione, ha voluto sapere i diversi step e le criticità che condividiamo tutti, che l’Istituto ha affrontato e che sono attenzionate”, ha detto Tridico lasciando palazzo Chigi. “Conte ha voluto sapere come eliminare le criticità”, ha aggiunto Tridico, evidenziando che “ad oggi sono stati pagati 5,8mln di Cassa integrazione. Restano fuori 150mila persone a giugno”. Incentivare le aziende a non utilizzare la cassa integrazione in cambio di una robusta defiscalizzazione del costo dei lavoratori. Il premier avrebbe chiesto al numero uno dell’Inps di formulare un parere su questa proposta. Si tratta di una proposta a cui Conte starebbe lavorando con la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. La proposta per ‘scoraggiare’ la Cig -illustrata da Conte a Tridico- consentirebbe di favorire la ripresa delle attività dal lato della offerta, potrebbe portare a un sostanzioso risparmio delle risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali e consentirebbe ai lavoratori di rimanere in attività usufruendo della retribuzione piena.
Redazione
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