giovedì, Aprile 25, 2024

Coronavirus, parla il viceministro Sileri: “Chi è in quarantena ci deve rimanere. Se si esce si viene puniti. Quello accaduto in Veneto è un caso isolato”

“Chi è in quarantena deve rimanere in quarantena. Se si esce si viene puniti. Quello accaduto in Veneto è un caso isolato”. Così il viceministro Pierpaolo Sileri ospite di ‘Agorà Estate’ su Rai3 commenta quanto accaduto in Veneto, dove un imprenditore ha causato un nuovo focolaio rientrando in Italia con i sintomi di Covid-19 e non rispettando le misure. “Me ne infischio dei like, delle votazioni e delle regionali. Mi interessa dire: tra 10 anni, quando sarò di nuovo a fare il medico e il paziente verrà da me, troverò qualcosa di migliore? Mio figlio che avrà dieci anni avrà qualcosa di migliore? Del resto non mi importa”, ha continuato Sileri dopo aver ascoltato la storia di Salvatore Ingiulla, medico morto per Covid, raccontata dai figli ospiti in studio. Sono 172 i camici bianchi deceduti dall’inizio dell’epidemia in Italia. Sileri pensa a “i salari, i tipi di contratto. Ci sono dei soggetti dentro gli ospedali che hanno contratti di 6-10 ore a settimana. Non si possono discriminare i medici per questioni di contratto. E’ doloroso ciò che ho ascoltato – ha rimarcato Sileri riferendosi alla scomparsa di Ingiulla – Il numero di morti è troppo elevato. Mi adopererò per aiutare i figli di questo collega – ha promesso – e non solo loro”.
Redazione
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