martedì, Marzo 19, 2024

Ladispoli tra storia e cinema, sabato 11 luglio Crescenzo Paliotta presenta il suo nuovo libro

 

Appuntamento alle ore 21 in Piazza Scarabellotto con la presentazione di “Ladispoli e i luoghi del cinema”

 

“Ladispoli e i luoghi del cinema”, sabato 11 luglio Crescenzo Paliotta presenta il suo nuovo libro – Un nuovo appuntamento con la storia di Ladispoli. Sabato 11 luglio, alle ore 21.00, in Piazza Scarabellotto, Crescenzo Paliotta, medico ed ex Sindaco della città, presenterà al pubblico il suo nuovo libro dal titolo “Ladispoli e i luoghi del cinema”, prodotto dalla casa editrice AltrEdizioni. Nel rispetto delle norme imposte dal Governo per il contenimento dei contagi da Covid-19, l’evento si svolgerà nella particolare cornice della prima storica piazza della città, nata come Stazione Balneare Ferroviaria nel 1888, dedicata a Valerio Scarabellotto, caduto in un combattimento aereo il 9 luglio 1940 durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra gli invitati speciali all’appuntamento uno di essi sarà Renzo Rossellini, produttore cinematografico tra i più importanti al mondo, figlio nato dal matrimonio avvenuto il 26 settembre 1936 innanzi a Don Giuseppe Cassetta, presso la Parrocchia Ss. Annunziata di Palo sulla Via Aurelia, tra Marcella De Marchis, scenografa e costumista, e Roberto Rossellini che nel 1937 da Ladispoli muoveva i suoi primi passi verso il successo come regista con la produzione di “Fantasia Sottomarina”, un cortometraggio realizzato nell’acquario di famiglia posto all’interno del villino, vissuto da Roberto anche in infanzia e in giovinezza, costruito da suo nonno Zeffiro presente tuttora e ubicato lungo Via Duca degli Abruzzi non distante proprio da Piazza Scarabellotto. Oltre all’autore, il padrone di casa per eccellenza, e al produttore Renzo Rossellini, all’evento, patrocinato dal Comune, saranno presenti: Carmen Petrocelli, editrice di AltrEdizioni; Flaminio Di Biagi, docente presso la Loyola University di Chicago, specializzato in letteratura, poesia del Novecento, cinema italiano e studi italo-americani; Claudio Siniscalchi, docente di storia e critica del cinema presso la LUMSA di Roma; Agostino De Angelis, regista e attore. L’opera che sarà presentata sabato sera è il risultato di un lungo lavoro di ricerca portato avanti per molto tempo da Crescenzo Paliotta, già autore del libro “Ladispoli immagini e racconti tra Caravaggio e Vanvitelli, D’Annunzio e Rossellini” e partecipe alla stesura di “I pescatori di Pozzuoli a Ladispoli” e di “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 2 – Identità e Cultura”. Attraverso un viaggio immaginario percorso in un periodo temporale compreso tra il 1937 e il 2020 l’autore ha voluto raccontare in questa occasione l’importante evoluzione subita dal territorio di Ladispoli, da meta per la villeggiatura a città concepita a misura d’uomo, attraverso il lavoro compiuto dalla macchina da presa, aperto da Roberto Rossellini, che dopo “Fantasia Sottomarina” girò nel 1939 “Il tacchino prepotente” e nel 1943 “L’uomo della croce”, e proseguito poi con le ambientazioni scelte ed offerte tra le più importanti da Vittorio De Sica, Alessandro Blasetti, Mario Soldati, Pietro Germi, Mario Monicelli, Dino Risi e John Huston. Il libro, nel rispetto fedele del concetto di storia, venuto alla luce anche grazie al contributo di tanti, aperto con il preambolo scritto da Claudio Siniscalchi e la Prefazione a firma di Flaminio Di Biagi, rappresenta un’occasione per rivedere ma anche per rivedersi, infatti una sottolineatura importante viene effettuata al suo interno al ricordo dei molti cittadini del luogo che in alcune occasioni sono stati chiamati a svolgere il ruolo di comparsa in pellicole divenute al momento dell’uscita nelle sale un mito del cinema italiano ed internazionale. Arricchito il testo con foto di ieri e di oggi e con fatti, molti dei quali ai più ancora sconosciuti, come la spiegazione in dettaglio della proiezione in anteprima al Cinema Moretti nel 1945 subito dopo il secondo conflitto mondiale del film pluripremiato in Italia e negli Stati Uniti “Roma città aperta” diretto sempre da Roberto Rossellini, Paliotta ha voluto aprire in questo modo le conclusioni dell’opera che sabato tutti conosceranno per la prima volta: “Immagino che l’amico che avevo accompagnato all’inizio del racconto sia rimasto sorpreso, un po’ meravigliato e un po’ incredulo. Penso che non si aspettasse che Ladispoli fosse stata tutto questo, negli anni”.

Redazione
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