martedì, Marzo 19, 2024

Quella terra di nessuno sulla spiaggia tra Marina di San Nicola e Fiumicino

Una terra di nessuno al confine tra Marina di San Nicola e Fiumicino. Una grande spiaggia libera, confinante con la riserva naturale del litorale e la villa romana di Pompeo, che di notte diventa teatro per rave party, feste dove scorrono fiumi di alcool, assembramenti pericolosi, risse tra ubriachi ed atti di vandalismo. I residenti della zona di piazzale delle Muse e gli operatori balneari sono disperati per il crescente degrado che sta guastando le vacanze delle centinaia di persone che hanno scelto questo angolo di litorale. Dal termine del lockdown la spiaggia che separa i comuni di Ladispoli e Fiumicino è diventata un incubo per i bagnanti che la mattina trovano cumuli di rifiuti, bottiglie rotte, plastica ovunque, tracce di bivacchi ed improvvisati barbecue, escrementi sulla sabbia e perfino nella vegetazione della limitrofa macchia mediterranea. Ancora peggio è andata agli appassionati di kite surf che hanno visto dare alle fiamme le staccionate in legno che delimitano l’area per lanciarsi e prendere il volo. La mancanza di reali competenze per garantire l’ordine pubblico su una spiaggia troppo lontana da Fiumicino e su cui Ladispoli non ha potere decisionale, favorisce le scorribande dei teppisti che ogni sera prendono possesso dell’arenile, trasformandolo in una terra senza regole. In alcuni casi gli abitanti dei villini circostanti ed i gestori degli stabilimenti hanno tentato di invitare le bande di giovanissimi a non disturbare la quiete pubblica. Per evitare di essere aggrediti sono dovuti ripiegare in fretta e furia. Come palese ritorsione per essere stati disturbati, alcuni teppisti hanno imbrattato con la vernice a spruzzo le antiche mura della villa romana, lasciando scritte deliranti. Non contenti della bravata, hanno anche danneggiato il cartello con le indicazioni anti covid per i bagnanti. Nei giorni scorsi si è addirittura rischiata la tragedia in via Saturno dove, un ragazzo con in auto alcune casse di birra e diretto alla spiaggia, ha sbandato ad una curva, sfiorando alcuni passanti e tamponando due veicoli in sosta. Da settimane sia al Consorzio di Marina di San Nicola che al Comune di Ladispoli arrivano gli esposti dei residenti che temono un’escalation del degrado per il culmine del periodo estivo. Nella terra di nessuno dovrebbe essere però l’amministrazione di Fiumicino ad intervenire. A rendere ancora più complicata la situazione c’è il fatto che sulla spiaggia dove si svolgono i rave party e spesso si assembrano centinaia di giovanissimi che ascoltano musica a tutto volume fino all’alba, dovrebbe intervenire la Capitaneria di porto. Non quella di Ladispoli, però, ma di Fiumicino. Per sbloccare la situazione, il sindaco di Ladispoli, Grando, ha inviato una lettera al collega Montino di Fiumicino, sollecitando maggiori controlli soprattutto nei fine settimana. Il messaggio è stato molto chiaro, Ladispoli non vuole i rave party sotto le finestre di casa.

Redazione
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