giovedì, Marzo 28, 2024

Tangenti Eni, la procura di Milano ha chiesto 8 anni di carcere per l’ad Claudio Descalzi e per il suo predecessore Paolo Scaroni

Il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, con il pm Sergio Spadaro, hanno chiesto al Tribunale di Milano otto anni di carcere per l’ad di Eni, Claudio Descalzi, e per il suo predecessore, Paolo Scaroni, tra gli imputati per corruzione internazionale al processo sul caso Eni-Shell-Nigeria con al centro una presunta tangente da 1 miliardo e 92 milioni di dollari versata dalle due compagnie petrolifere ai politici del Paese Africano. La procura ha inoltre chiesto la confisca di un miliardo e 92 milioni di dollari, la cifra della presunta tangente che sarebbe stata versata per ottenere “senza gara” i diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl 245, a carico di Eni e Shell. Stessa cifra è stata chiesta in solido a tutti e tredici gli imputati. La cifra totale ammonta quindi a oltre 2,1 miliardi.
Redazione
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