venerdì, Aprile 26, 2024

Effetto coronavirus, tra aprile e giugno sono nate 10mila imprese al femminile in meno

Anche la demografia d’impresa risente della pandemia, soprattutto se alla guida dell’azienda c’è una donna. E’ quanto emerge dal Rapporto di Unioncamere sull’imprenditoria femminile. Nel secondo trimestre, tra aprile e giugno, sono nate 10.678 imprese ‘rosa’ in meno, se si guarda alle iscrizioni di nuove imprese. Un calo su base annua del 42,3%, superiore a quello subito dalle attività maschili (-35,2%). Il saldo di fine giugno, rispetto al 2019, vede così venir meno quasi 5 mila imprese con al timone una donna. Il monitoraggio di Unioncamere parte da un universo fatto da 1 milione e 340 mila aziende femminili, il 22% del totale. Protagoniste negli ultimi cinque anni di una rincorsa. Tanto che, prima che deflagrasse la pandemia, su 4 nuove aziende 3 vedevano una donna al timone. Nell’ultimo lustro le aziende ‘rosa’ erano infatti cresciute, si sottolinea, “a un ritmo molto più intenso di quelle maschili: +2,9% contro +0,3%. In valori assoluti l’aumento delle imprese femminili è stato più del triplo rispetto a quello delle imprese maschili: +38.080 contro +12.704. In pratica, le imprese femminili hanno contribuito a ben il 75% dell’incremento complessivo di tutte le imprese in Italia, pari a +50.784 unità”.
Redazione
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